Trentasette anni fa nasceva Konrad. Era il lontano 1988: un mondo fa.
Al governo c’è il giovane e affascinante Giovanni Goria, volto nuovo della DC, insediato per svecchiare l’immagine del pentapartito. Una vicenda umana e politica effimera: già in aprile viene scalzato dal vecchio satrapo De Mita e muore prematuramente solo sei anni dopo. Achille Occhetto diventa segretario del PCI e l’Unità chiude l’inserto satirico Tango; Giorgio Almirante muore in maggio; Mauro Rostagno, ex leader sessantottino e giornalista, viene assassinato dalla mafia; nell’ultima azione delle Brigate Rosse viene ucciso il senatore Roberto Ruffilli.
A Trieste il sindaco è Giulio Staffieri della Lista per Trieste. Alle elezioni amministrative di giugno il Melone scende dal 31 al 14% e gli succede il democristiano Franco Ricchetti. Il DC Biasutti è confermato alla guida della Regione.
In Unione Sovietica Gorbacev reintroduce la proprietà privata in alcuni settori dell’economia, permette il diritto di critica, scarcera migliaia di dissidenti, inizia il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e dai paesi dell’est, smobilita mezzo milione di effettivi dall’Armata Rossa e abbandona la “dottrina della sovranità limitata” nei paesi satelliti, ponendo le basi per la democratizzazione dell’Europa orientale. In un summit a Mosca Reagan e Gorbacev confermano la politica di disarmo missilistico delle due superpotenze. In novembre Reagan conclude il proprio mandato e alla presidenza sale il suo vice George Bush (senior); Mitterrand viene confermato per la seconda volta all’Eliseo; in Jugoslavia il giornalista ed oppositore Janez Janša è arrestato e condannato a 18 mesi di carcere; Arafat proclama la creazione dello stato palestinese; Mandela lascia per la prima volta la prigione di Robben Island per un ricovero in ospedale. In Germania, a Ramstein, tre aerei delle Frecce Tricolori si schiantano sulla folla durante un’esibizione provocando la morte di 67 persone, tra cui due piloti forse testimoni della strage di Ustica. In Armenia un terremoto di magnitudo 6,8 causa tra le 30 e le 50.000 vittime.
Sport: muore Enzo Ferrari; Ayrton Senna conquista il suo primo mondiale. L’Olanda di Van Basten vince il campionato Europeo. Il Milan di Berlusconi ottiene lo scudetto, superando all’ultima giornata il Napoli. La squadra di Maradona deve piegarsi alle pressioni della camorra che in caso di vittoria dei partenopei avrebbe dovuto pagare cifre astronomiche al totonero. Alle olimpiadi di Seul resta epica la sfida sui 100 metri in cui Ben Johnson straccia Carl Lewis fissando il nuovo record a 9.79. Il giorno dopo Johnson viene squalificato per doping e la medaglia d’oro assegnata a Lewis. Molti anni più tardi si avrà conferma che anche Lewis era dopato, ma i controlli non erano tarati sulle sostanze usate dall’americano.
A Wembley viene organizzato un megaconcerto con le più note stelle del rock per festeggiare i settant’anni di Mandela: l’evento viene trasmesso in 67 paesi con un audience di 600 milioni di spettatori. In Italia il quartetto Cetra si esibisce per l’ultima volta; il jazzista Chet Baker muore ad Amsterdam cadendo misteriosamente da una finestra. Un’overdose stronca il pittore graffitista Jean-Michel Basquiat. L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci ottiene ben nove Oscar. Arbore calamita le sere degli italiani con Indietro tutta. La Witz Orchestra ha successo in tutto il paese: gli spettacoli ironici e demenziali ma musicalmente complessissimi della band triestina colpiscono profondamente un gruppo di musicisti milanesi che pochi anni dopo diventeranno Elio e le storie tese.
Io sto facendo i miei venti mesi di servizio civile come obiettore di coscienza alla Comunità San Martino al Campo. In settembre mi innamoro – ricambiato – per la prima volta.
Nel complesso un anno di speranze, in cui la nascita di Konrad prelude agli incredibili cambiamenti dell’89, con il suo anelito di libertà e di democrazia. Trentasette anni dopo le idealità di quei tempi si sono nefastamente trasformate in una società dominata dal profitto e dalla dittatura del neoliberismo, con un mondo nuovamente diviso in blocchi e il ritorno alla minaccia della guerra nucleare.
Piero Purich
Tratto da Konrad 241 di aprile 2025