Konrad
il cielo primaverile
Cielo e terra

Il cielo primaverile (2024)

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Da poco si è verificato il fenomeno dell’equinozio che ha dato l’avvio alla primavera astronomica.

Si tratta di uno dei due giorni all’anno (assieme a quello d’autunno) nei quali il sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest, e dove la durata del dì (la parte illuminata del giorno) è pari a quella della notte.

Quest’anno è caduto il giorno 20 (anziché il 21) anche perché il 2024 è un anno bisestile e abbiamo avuto in più il 29 febbraio; ci sono anche altri fenomeni che concorrono a questo spostamento ma essendo di carattere più tecnico non li affronteremo qui.

Una curiosità di questo periodo è che tutti gli altri 7 pianeti del Sistema Solare (ne è escluso Plutone) si trovano nel cielo in un arco di circa 90 gradi quasi esattamente centrato sul sole e quindi nessuno di essi è visibile a notte inoltrata.

Verso le 22 (ora solare) la principale costellazione del periodo appena trascorso (Orione con il suo vicino triangolo invernale) è ormai bassa sull’orizzonte verso ovest mentre verso lo zenit (l’apice del cielo sopra le nostre teste) abbiamo la grande Orsa Maggiore assieme alla sua parte posteriore, il Grande Carro.

Guardando verso sud, abbastanza alte nel cielo, abbiamo anche il poco visibile Cancro e l’ampia costellazione del Leone proprio centrata al meridiano; tra questa e la vicina Vergine abbiamo una zona di favolosi oggetti del cielo profondo (nebulose e galassie) da poter ammirare anche con un piccolo telescopio: ben 14 dei 110 oggetti iscritti a fine ‘700 da Cherles Messier nel suo celebre catalogo.

Alcuni di questi oggetti fanno parte del grande Ammasso (di galassie) della Vergine che comprende circa 1500 membri; essa è a sua volta componente del Super ammasso della Vergine che contiene anche la nostra galassia (la Via Lattea) e altre che fanno parte del Gruppo Locale: Andromeda con le sue galassie satelliti, la Piccola e la Grande Nube di Magellano e altre ancora.

La primavera, con le sue frequenti piogge dovute all’annuale alternanza climatica (quindi alla mescolanza di aria calda e fredda dove, incontrandosi, la seconda fa condensare l’umidità della prima) non è particolarmente favorevole all’osservazione di tutto ciò che sta oltre le nubi … ma vale però la pena di tendere l’agguato agli sprazzi di cielo sgombro da coperture per poter ammirare le bellezze che madre natura ci riserva nel cielo.

Muzio Bobbio

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