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Il toast tagliato a metà

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Abbiamo sentito tutti cosa sia successo in un ristorante quando è stato chiesto di tagliare a metà un toast: il cliente si è trovato nello scontrino un addebito di 2 euro con la causale «taglio di un toast». Possiamo rileggere la notizia cliccando qui. Il ristoratore, intervistato, ha spiegato che il taglio di un toast comporta pure l’utilizzo di un ulteriore piattino e uno o più tovagliolini.

Servizi speciali dei notiziari ci hanno informato che anche in altri casi ci sono dei supplementi in casi analoghi. Negli scontrini apparsi in TV infatti si è visto spesso un addebito di analogo importo per «piattino supplementare».

In effetti, la semplice dicitura dello scontrino non spiega sufficientemente il lavoro che c’è dietro, così come un aneddoto sentito tempo fa raccontava di un tecnico che aveva riparato un computer toccando un semplice tasto e facendo ripartire tutto. Alla fine, il tecnico si è fatto pagare un importo forse spropositato, diciamo cento euro. Alle proteste del cliente, il tecnico ha spiegato che per il lavoro svolto il costo era di 5 euro, mentre gli altri 95 erano per gli studi che aveva fatto per sapere quale tasto premere.

A parte le considerazioni delle due parti coinvolte, possiamo pensare di affrontare il problema dal punto di vista matematico. Io l’ho fatto, invitato dall’amico Valerio, che lavora all’Istituto di Fisica Teorica di Trieste. Ebbene, oltre a grandi problemi che forse sono incomprensibili alla maggior parte di noi, Valerio guarda anche ai problemi di ogni giorno, e cerca di dare una spiegazione matematica all’evento.

Però, nonostante tutte le polemiche e commenti uditi nei notiziari, è più conveniente per i clienti, la dicitura «taglio di un toast», piuttosto che un’altra.
Per praticità, fissiamo in 1 euro il prezzo di un taglio del toast oppure di un ulteriore coperto.
Se fossimo in quattro a mangiare lo stesso toast, allora un ristoratore avrebbe aggiunto tre voci di «ulteriore coperto», quindi un costo di 3 euro. Ma se noi vogliamo mangiare il toast in quattro, possiamo anche chiedere che vengano fatti due soli tagli «in croce», come quando si taglia la torta. In questo caso basterebbe pagare 2 tagli, cioè 2 euro in più.

Complichiamo il problema: se fossimo in sette a voler mangiare un toast, potremo trovarci nel conto una voce di 6 euro per 6 «ulteriori coperti». Ma se chiedessimo al cameriere di effettuare tre tagli come indicato nell’immagine, basterebbe poi pagare 3 euro per «3 tagli a un toast», con risparmio di metà prezzo.

Certo, mangiare un toast in sette non sarà il massimo, ma… la matematica non può mica risolvere tutti i problemi, no?

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