Come illustrato dall’accurato rapporto “Vite Abbandonate” sugli arrivi dalla rotta balcanica nel 2022, e aggiornamenti fino ad autunno 2023 curato dal coordinamento di associazioni che assistono i rifugiati senza accoglienza, gli arrivi dei rifugiati (in gran parte afgani) a Trieste sono numerosi (circa 16.000 quest’anno) ma quasi l’80% di essi sceglie di abbandonare immediatamente Trieste e l’Italia per dirigersi verso altri paesi europei dove ci sono comunità nazionali più consolidate o che comunque vengono percepiti come più attrattivi rispetto alle possibilità di rifarsi una vita.
Diversamente dalla comune percezione di molti cittadini l’Italia continua infatti a essere per la gran parte dei rifugiati un paese di transito, come lo è stato nel passato. La parte minoritaria che decide di fermarsi e chiedere asilo a Trieste incontra un sistema statale che nega loro od ostacola, ritardandolo anche di mesi, l’accesso all’accoglienza che pure la legge (d.lgs 142/2015) dispone essere immediata. Da settembre 2023 con numeri crescenti si è pertanto strutturato a Trieste l’inaudita emergenza dell’abbandono in strada di centinaia di richiedenti asilo (al 1 dicembre, secondo i dati forniti da ICS sono 415) che trovano miserevole riparo al Silos e in altri luoghi. Numeri così alti inducono il passante distratto a pensare che gli arrivi siano così intensi e costanti da mettere in difficoltà il sistema pubblico di accoglienza, ma non è così: come sempre evidenzia il rapporto Vite Abbandonate nel 2023 la media delle domande di asilo al giorno presentate a Trieste è stata di circa 6 persone; un numero non solo gestibile ma persino minimo se non proprio risibile. Eppure la Prefettura di Trieste organizza trasferimenti dei richiedenti verso il resto del territorio nazionale con numeri piccolissimi e con tempi dilatati (50 trasferimenti sono ad esempio stati effettuati a novembre secondo ICS).
Le centinaia di rifugiati abbandonati in strada non sono dunque conseguenza di un alto numero di arrivi bensì di una sconcertante inerzia istituzionale nel non sapere o non volere rispettare la norma.
Gianfranco Schiavone
VI SEGNALIAMO ANCHE UN EVENTO A TEMA IL PROSSIMO 16 DICEMBRE.
A tutti coloro che hanno a cuore la questione migranti,
sabato 16 dicembre alle ore 15
ci troveremo insieme ai rappresentanti dei gruppi operativi a Trieste (ICS, Caritas, Linea D’Ombra, Sant’Egidio, Diaconia Valdese, San Martino al Campo, Donk, Mediterranea) e delle istituzioni, a Mons. Trevisi, Vescovo di Trieste, ai migranti stessi e con tutti coloro che vorranno partecipare alla tavola rotonda organizzata da AMeC presso laSala Teatro di Santa Maria Maggiore in via del Collegio 6, Trieste
L’obiettivo è rispondere come cittadinanza con un “sussulto di dignità”, come espresso dal Vescovo, rispetto alla situazione dei migranti a Trieste.
Un evento informativo che deve avere un riscontro operativo!Passiamo parola e confrontiamoci tutti insieme in spirito di vera solidarietà
Per favore fateci sapere se sarete presenti – clicca qui!
leggi il programma qui -> Programma-tavola-rotonda-16.12.23Download