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Virginia Woolf, una vita votata alla letteratura

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Carissimo,

sono certa di stare impazzendo di nuovo. Sento che non possiamo affrontare un altro di quei terribili momenti. E questa volta non guarirò. Inizio a sentire voci, e non riesco a concentrarmi. Perciò sto facendo quella che sembra la cosa migliore da fare. Tu mi hai dato la maggiore felicità possibile. Sei stato in ogni modo tutto ciò che nessuno avrebbe mai potuto essere.
Non penso che due persone abbiano potuto essere più felici fino a quando è arrivata questa terribile malattia. Non posso più combattere. So che ti sto rovinando la vita, che senza di me potresti andare avanti. E lo farai, lo so. Vedi, non riesco neanche a scrivere come si deve. Non riesco a leggere.
Quello che voglio dirti è che devo tutta la felicità della mia vita a te. Sei stato completamente paziente con me, e incredibilmente buono. Voglio dirlo – tutti lo sanno. Se qualcuno avesse potuto salvarmi, saresti stato tu. Tutto se n’è andato da me tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinarti la vita. Non credo che due persone possano essere state più felici di quanto lo siamo stati noi.

V.

Ci lasciava 83 anni fa una delle scrittrici più influenti del suo tempo: Virginia Woolf. Scriveva queste parole al marito Leonard, dopo aver terminato il suo ultimo libro, e andava poi ad annegarsi nel fiume vicino casa.

Virginia Woolf è stata una donna con una vita costellata da tragedie e problemi di salute mentale, ma per la quale la letteratura è sempre fondamentale: nella sua vita è stata tante cose, la ricordiamo per essere stata una lettrice appassionata, una critica spietata e una scrittrice che non si accontentava mai di ciò che scriveva in ogni suo scritto. La letteratura è stata un bisogno esistenziale che l’ha accompagnata sin da bambina, fino alla fine.

Woolf è considerata oggi una dei pilastri della letteratura moderna, grazie a capolavori della letteratura come Orlando, La signora Dalloway, Gita al faro, eppure è stata riscoperta tardi rispetto alla sua importanza letteraria: solo negli anni ’70, grazie alle ricerche della critica letteraria femminista.

Grazie anche a Una stanza tutta per sé e Le tre ghinee, due suoi saggi che sono oggi di importanza fondamentale per la teoria femminista.
Lei sarebbe contenta di saperlo: è stata una delle prime sostenitrici del movimento femminista, e ha insegnato alle donne del suo tempo (e non solo) che con dei soldi e una stanza tutta per sé avrebbero potuto essere indipendenti.

Nella scrittura di non fiction è stata precursore del romanzo moderno: è considerata al pari di Joyce per l’innovatività e al lavoro fatto sulla decostruzione del romanzo tradizionale, una vera e propria rivoluzione del romanzo letterario.
Virginia nella sua carriera decide di abbandonare la tradizione per testare le potenzialità dello stream of consciousness. In più i suoi romanzi hanno forme non convenzionali e affrontano temi unici per il suo tempo. Per fare due esempi, tra i più lampanti, citiamo Orlando e i suoi viaggi attraverso il tempo e il genere; o Flush, l’autobiografia di un cane di una nobile inglese.
Tra l’altro, nei suoi lavori, inizia un percorso di approfondimento psicologico dei suoi personaggi, che anticipa quelle caratteristiche tipiche dei romanzi del Novecento.

È difficile racchiudere la vita di Virginia Woolf in poche righe e darle con la sua difficile vita personale e la sua ossessione per i libri: ci ha lasciato dei pezzi di letteratura immensi e un brevissimo omaggio non aiuta a sottolineare la sua importanza.

Per fortuna la ricordiamo oggi perché il tempo le ha reso giustizia ed è considerata un’autrice di cui bisogna necessariamente leggere qualcosa nella vita.

Giorgia Chiaro

In copertina: By George Charles Beresford/ Adam Cuerden – Filippo Venturi Photography Blog, Public Domain,

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