EDITORIALE
Il clima secondo Trump
di Lino Santoro
G7 Energia Roma 9 e 10 aprile: la delegazione degli Stati Uniti stoppa gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi sul Clima.
Intanto l’Antartide perde pezzi: è stata evacuata la piattaforma Brunt, sede della base inglese Halley 6, perché sta per trasformarsi in un iceberg come la piattaforma Larsen C.
E mentre il clima sta cambiando nella legge di bilancio statale di Trump sono ridotti del 31,5% i finanziamenti all’EPA (l’agenzia per la protezione dell’ambiente negli Usa), del 17,5% alle energie rinnovabili, di 5,8 miliardi di dollari alla ricerca.
Aumenta, invece, del 9% il bilancio della difesa e sono incentivate le fonti fossili (carbone e fracking di gas e petrolio).
Nel 2015 mentre nel resto del mondo gli investimenti nel solare e nell’eolico sono cresciuti del 4% rispetto al 2014 con investimenti record di 329 miliardi di dollari (110 in Cina) e un aumento del 30% della potenza installata (il 50% della nuova capacità elettrica a livello globale) in Europa è stata registrata una riduzione del 18%. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, nel 2015 i sussidi alle fonti fossili sono stati pari a 5.300 miliardi di dollari, quanto il 6,5% del PIL mondiale e più della spesa sanitaria totale di tutti i governi del mondo. Questa crescita in Europa è stata superiore alla media globale e si prevede un ulteriore incremento del sostegno alle fonti fossili dell’11,6% con 231 miliardi di dollari d’investimento.
Anche l’Italia segue questo trend: 14,8 miliardi di euro l’anno tra sussidi diretti o indiretti alle fonti fossili. Secondo l’ultimo rapporto di Influence Map, tra i paesi del G7 l’Italia è quello con i maggiori sussidi alle fonti fossili in rapporto al PIL.
Il new entry della politica mondiale Trump conquistava il consenso alle urne in alcuni Stati strategici con la frase We’re gonna open the mines (di carbone), sprofondate in profonda crisi, con le principali società minerarie fallite negli ultimi due anni. Nella realtà 374.000 addetti, per oltre due terzi nel solare, superano ormai largamente il numero di occupati complessivamente negli USA nella generazione elettrica da carbone, metano e olio combustibile.
“Il governo cesserà di sprecare fondi pubblici per evitare il mutamento climatico” ha affermato Mick Mulvaney, incaricato del bilancio di Trump.
È il negazionismo della banda Trump il maggiore pericolo per l’Accordo di Parigi.