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Innamorarsi di un monte

Innamorarsi di un monte

La prima guida escursionistica in lingua italiana sul Monte Nevoso, il Veliki Snežnik della Carniola.

PRESENTAZIONE con gli autori

venerdì 15 settembre ore 18 presso al sede di Konrad in via Corti 2 a Trieste

recensione a cura della redazione

008 Nevoso K229

Gli uomini più sensibili sono sempre stati capaci di innamorarsi di qualche angolo di mondo. Miliardi di motivazioni stanno alla base di questi affetti territoriali che spesso rimangono conosciuti alla sola cerchia delle intimità familiari. Qualcuno invece riesce a condividere questi amori e si adopera per far conoscere agli altri quel particolare spicchio di terra a cui si è particolarmente affezionato. Non c’è alcun dubbio che per i triestini Fabio Fabris e Diego Masiello  l’angolino di mondo amato sia il Monte Nevoso, il Veliki Snežnik, che con i suoi 1796 metri di altitudine si alza in Carniola alle spalle del Carso triestino. Solo un dichiarato grande amore pluridecennale verso questo territorio li poteva portare a ideare e realizzare, con la collaborazione di una ventina di esperti e di fotografi italiani, sloveni e croati, una prima completa guida escursionistica in lingua italiana.

Uscita a giugno scorso, la nuova pubblicazione dal titolo “Nei boschi del Monte Nevoso”, prende letteralmente per mano il lettore introducendolo, pagina dopo pagina, nelle storie e nei percorsi del monte. Luoghi intensamente amati nel tempo da generazioni di botanici, di escursionisti e da un ristretto numero di scrittori mitteleuropei. Tra questi il germanista triestino Claudio Magris che nel suo “Microcosmi” del 1997 ha portato il monte alla ribalta internazionale.

Tutto il massiccio del monte, assieme alle zone confinanti, è un enorme fabbrica naturale e inarrestabile di biodiversità, di legno e di ossigeno. 

È un’area privilegiata, protetta e certificata non solo per la particolare vegetazione che vi cresce, ma anche per la presenza dei grandi mammiferi predatori come l’orso, il lupo, la lince e per una serie nutrita di altre specie faunistiche e botaniche. Il monte è parte della   medioevale Tenuta di Schneeberg che gli ultimi proprietari, i principi sassoni Schönburg-Waldenburg, prima della nazionalizzazione, avevano trasformato in una funzionale ed efficiente azienda boschiva, costruendo case forestali e di caccia dove alloggiavano permanentemente i guardiaboschi con le loro famiglie, tracciando centinaia di chilometri di strade di esbosco, portando lavoro e benessere per molte famiglie locali.

Il Nevoso è stato per vent’anni anche il confine fortificato tra i regni d’Italia e di Jugoslavia ed è stato presidiato da migliaia e migliaia di uomini provenienti da ogni regione italiana. I ruderi delle vecchie postazioni militari del Vallo alpino emergono ancora improvvisamente a lato delle varie stradine che si intersecano in queste foreste a ricordo di quei tempi, oramai rimossi e dimenticati.

Gli autori hanno concordato con le autorità forestali slovene, che utilizzano economicamente questi boschi, gli itinerari da proporre in quanto alcune aree del monte hanno bisogno di una “quiet zone” assoluta per tutelare l’alta biodiversità faunistica e vegetale. Il libro ci offre, dunque. un chiaro e contemporaneo messaggio di sostenibilità: non si possono frequentare tutti i territori, la conservazione della natura  ha bisogno di minimi impatti umani e anche di aree off limits.

Le generazioni dei taglialegna, dei forestali e degli escursionisti che si sono avvicendate sui percorsi  del monte, hanno realizzato bivacchi e rifugi ereditando  tracciati  e storie antiche che fanno del Nevoso un vero simbolo che gli autori hanno pienamente colto e saputo trasmettere. Conoscendo ora le varie anime del monte, sarà difficile non innamorarsene ancora.

Nevoso guida

Nei boschi del Monte Nevoso

SneZnik, il Signore della Notranjska

Itinerari silvoterapici a piedi e in bicicletta tra natura e storia in uno dei più prestigiosi cuori verdi europei.

Euro 16

Pagine 180

Ediciclo Editore

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