La Fata carabina
Alla scuola dell’infanzia la merenda arriva intorno alle 9.15 del mattino e varia dalla tisana coi biscotti alla torta (una tantum) allo yogurt, tutto compreso nel menu studiato da Asl e promosso dal Comune. Al pomeriggio arriva la frutta. O viceversa. Tutto è bio, tutto è pesato e controllato.
Poi si passa alle scuole successive, la primaria e la secondaria e così via, dove la palla torna alle famiglie.
Ed ecco che regnano sovrane merendine confezionate con varie deviazioni nella palude del junk food: kinder, barrette, dolciumi vari. E persino chips, rigorosamente con olio di palma. Per tacere delle nefaste proposte dei distributori automatici. Che dalle scuole dovrebbero essere, così come sono oggi, banditi.
L’educazione alla merenda buona e sana della scuola dell’infanzia non è servita a nulla, verrebbe da pensare. Che i genitori siano tutti disattenti? O forse c’è anche un difetto di comunicazione istituzionale: si fanno le cose, ma non si sanno valorizzare e veicolare abbastanza.
Perché infliggiamo ai nostri bambini e ragazzi merende industriali condannandoli a pensare il cibo industriale come pane quotidiano? Che pensiero depressivo!
E la scuola non potrebbe metterci una buona parola?
Quello che sta nel piatto non è importante come quello che sta nella mente, dato che proprio la mente, con il corpo, sostiene e nutre?
Nel frattempo, genitori, metteteci un po’ di amore in quegli zaini: non costa molto preparare un piccolo panino con una buona marmellata, magari fatta in casa.
O infilarci una banana bio del commercio equo, o uno yogurt “gusto latte” (cioè semplice, intero) biologico. O un pezzetto di pizza fatta da mamma la sera prima. Accompagnati da un sorriso, magari.
Costa poco, in ogni senso. E vale moltissimo.
Un magico saluto dalla Fata carabina
5 comments
Sono un insegnante di scuola dell’infanzia di una piccola frazione, Montedivalli, Comune di Podenzana, (MS) e da qualche anno facciamo colazione con pane, olio, marmellata e miele… Abbiamo contaminato anche la pluriclasse della scuola Primaria che fa ricreazione con gli stessi prodotti! … A scuola si può !!!!
Ciao Franco. Che bella notizia! Vuoi raccontare brevemente la vostra esperienza? saremmo felici di pubblicarne il resoconto! La redazione di Konrad
Ti ringrazio intanto dell’attenzione… E si tratta di un momento speciale… Nel nostro plesso “sopravvive” una monosezione con bambini di 3,4,5 anni. Alle 9 arriva il carrello preparato dalla collaboratrice con il pane a fette, comprato dai genitori ogni mattina, l’olio, di solito nostrano come il miele e le marmellate. Un bambino a turno prepara la tavola con tovagliette e si comincia… L’occasione è utile per noi insegnanti per cogliere lo stato emotivo del singolo e del gruppo… I bambini si raccontano e ci raccontano… Dalle dinamiche, la situazione a volte dura anche 30/40 min., calibriamo l’attività successiva. L’insegnante e spesso i bimbi stessi preparano la fetta di pane a seconda dei desideri di ognuno. Dopo qualche fetta di pane arriva il bicchiere dell’acqua di solito distribuito sempre dai bambini. Che dire, a quell’ora sono sempre affamati, a volte un filone di pane non basta e… Si rimedia con qualche frutta avanzata dal giorno prima…e la giornata comincia!!!
Ciao sono Stefania, insegnante della primaria, collega di Franco nella piccola realtà educativa di Montedivalli. Sono giunta quest’anno e ho accolto con entusiasmo la buona abitudine della merenda di metà mattina condivisa in tutto… con l’infanzia e tra i bambini della primaria, grandi e piccoli, perchè insieme in un’unica pluriclasse…tutti attendono con ansia il momento del break, non solo perchè si gioca ma anche perchè si mangia e per tutti c’è qualcosa di genuino che riporta alle nostre tradizioni e che non fa distinzioni di provenienza o di merito! Dolce o salato…ce n’è per tutti i gusti e in abbondanza…
Perchè non approfittarne??
Stefania
Cara Stefania
grazie di questa condivisione!
Siamo geograficamente lontani ma se vi piacesse scrivere un breve articolo che racconti la vostra esperienza noi saremmo felici di pubblicarlo…magari con qualche immagine.
Noi abbiamo anche un giornale cartaceo, mensile, a diffusione regionale in Friuli Venezia Giulia… Fateci sapere! Grazie. Per Konrad Simonetta Lorigliola