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Stupidità e Armi
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Stupidità e armi

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Ormai si sentono voci di ogni genere, per lo più commenti di opinionisti spesso poco informati, su un importante fatto di cronaca che avrebbe potuto anche essere nera… ma che lascia comunque molte ombre grigie…

Proviamo a ragionare dall’inizio: ogni cittadino italiano incensurato (e visitato da un medico militare) ha il diritto di DETENERE un’arma in casa (e solo in casa); taluni, per dimostrati e comprovati motivi (come i portatori di valori e le persone minacciate o comunque a rischio), possono essere autorizzati al PORTO di un’arma all’esterno della propria abitazione.

Se le istituzioni preposte concedono a una persona di portare con sè un’arma, la persona autorizzata ha il diritto di farlo in quasi ogni contesto civile (per esempio non durante un volo aereo): che sia considerato giusto o sbagliato, opportuno o meno, questa è la legge.

Ancorché vi sia la legittima possibilità di portarla anche ad una cena conviviale tra amici, NULLA autorizza ad esibirla, a giocarci o anche solo a minacciare (con o senza provocazione): in altre parole un’arma deve essere estratta dalla fondina solamente per la difesa, che è legittima se una persona (anche non necessariamente il portatore) è a rischio della propria e altrui incolumità… insomma un’ama si estrae SOLAMENTE se vi è la reale necessità di usarla.

Se una persona non rispetta queste semplici regole è giustissimo, e direi dovuto, il ritiro del porto d’armi, peggio ancora se il soggetto in questione l’ha messa in mano ad una persona terza, anche rasentando il reato di omessa custodia, fosse anche un competente nel campo.

Nel caso di danni a cose o persone, è poi dovuto il risarcimento a chi è stato danneggiato ed il “pagamento” nei confronti della società.

L’ultima considerazione è se un colpo possa “partire da solo”… la risposta è un deciso NO.

Le armi sono dotate di sistemi di sicurezza che impediscono lo sparo anche in caso di caduta dell’arma, ma vi sono due modi perché questo avvenga; il primo è sollevare il cane della pistola e rilasciarlo premendo il grilletto (nel caso di armi a “doppia azione”, anche tirando a fondo lo stesso grilletto senza preventivamente sollevare il cane), la seconda è se una persona (decisamente e palesemente incompetente) si lascia sfuggire il cane con il sollevamento quasi completato o tenendo il grilletto tirato.

Considerando che l’arma legata al recente caso di cronaca non è dotata dell’usuale protezione per per il grilletto, potrebbe essere avvenuto un evento come descritto? Questo lo stabilirà la magistratura.

Muzio Bobbio

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