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Benessere

Superare il trauma

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CLIC! Nasce una nuova associazione a Trieste. Per occuparsi di psicologia e psicomotricità. Con particolare attenzione nell’offrire sostegno al superamento dei traumi. L’associazione CLIC collabora con Konrad e gestisce la nuova rubrica mensile “Psicologia e psicomotricità” che vi invitiamo a seguire sul nostro giornale. Ecco la prima puntata, anche on line

PSICOLOGIA E PSICOMOTRICITÀ

Superare il trauma

Costruire la fiducia per affrontare le esperienze sfavorevoli della vita

Le fondatrici dell’associazione Clic Trieste: Gabriella Tull, Laura Pomicino, Maria Grazia Apollonio, Erica Costantini, Susanna Cucchi (Foto di Neva Martelanz)
Le fondatrici dell’associazione Clic Trieste: Gabriella Tull, Laura Pomicino, Maria Grazia Apollonio, Erica Costantini, Susanna Cucchi (Foto di Neva Martelanz)

 

“CLIC!” fa, aprendosi, la palpebra del lupo.

Il lupo scelse di occultare alla propria vista la realtà che lo circondava: lo zoo, gli animali muti dentro alle gabbie e la realtà che celava dentro di sé, di cucciolo braccato, perseguitato ed infine catturato e ferito. Finché quel ragazzo si pose davanti a lui. Con interesse, con partecipazione, con attesa. Fu un incontro di di reciproco ascolto, un ripercorrere le loro storie ferite… fino a poterle guardare. Quell’incontro valeva di essere visto con due occhi, modificava il senso della realtà fuori, rendeva condivisibile la realtà dentro.

“CLIC!” fa, aprendosi, la palpebra del lupo.

“CLIC!” fa la palpebra del ragazzo.

“Non ci capisco niente” dirà il veterinario.

“Nemmeno io” dirà il dottore.

Ne “L’occhio del lupo“ di Daniel Pennac abbiamo riconosciuto i principi sui quali riteniamo sia importante partire per occuparsi di cura e di prevenzione del trauma: il rispetto, l’ascolto empatico, la fiducia, la condivisione, la costruzione di una relazione sicura.

Cosa si intende per trauma? 

La parola trauma viene dal greco τραῦμα (ferita). Il trauma psicologico può essere visto come un momento di rottura nel fluire della quotidianità: che si tratti di una catastrofe ambientale, di un incidente, dell’insorgere di una malattia, di un lutto, di una separazione, di una violenza o di un abuso, sovrasta la nostra capacità di farvi fronte, di attribuirvi un significato; mina il senso e la piacevolezza delle cose e la nostra capacità di andare avanti.

L’insorgere delle conseguenze psicologiche di un trauma (la paura, lo spaesamento, la vergogna, i ricordi pervasivi….) e la loro gravità dipendono non solo dalle caratteristiche dell’evento, ma anche dalle risorse personali e sociali di cui possiamo disporre per affrontarlo, dagli aiuti che possiamo trovare.

La resilienza è definita come la capacità di attraversare gli eventi traumatici senza spezzarsi: ripristinare un nuovo “equilibrio”.

Il modo in cui viene riparato il trauma richiama la pratica giapponese del Kintsugy, l’arte di riparare un vaso rotto saldando con l’oro le linee di frattura: il vaso non tornerà mai quello che era prima, ma potrà risultare impreziosito proprio grazie alle cicatrici.

Lavorare con il trauma significa, quindi, aiutare le persone a ripristinare una base sicura e una sicurezza affettiva dalla quale esplorare il dolore, accompagnandole nel percorso di attribuzione di un significato a quanto accaduto, sostenendone la voglia e la capacità di guardare avanti, supportandone la fiducia in se stessi, negli altri e nella possibilità di ricostruire a partire da quello che andato perduto.

A partire da questi presupposti abbiamo fondato di recente l’associazione CLIC Trieste – Psicologia e Psicomotricità per occuparsi di prevenzione, cura e studio del trauma e degli eventi di vita sfavorevoli, con l’obiettivo di promuovere il ben-essere e la piena espressione di sé e delle proprie potenzialità.

L’associazione propone percorsi clinici con approcci integrati e multi-professionali per la cura degli esiti post-traumatici, ma anche occasioni di promozione del ben-essere, come incontri e percorsi per la gestione dello stress, il sostegno alla genitorialità, lo sviluppo della resilienza.

Per stare bene con se stessi e con gli altri, e per fare rete.

 

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