IL FENG SHUI IN SALA DA PRANZO E IN SOGGIORNO
di Sabrina Novel
Equilibro e socialità
Eccone alcuni.
La zona giorno dovrebbe essere raccolta, dotata di cuscini, tappeti e tavolini da appoggio. Dovrebbe disporre di vari punti luce e di morbidi divani dai colori caldi. Un bel tavolo di legno con comode sedute e una madia sono l’indispensabile per arredare la sala da pranzo: alcuni mobili capienti sono sempre preferibili rispetto a moduli molteplici. Ogni scelta va fatta all’insegna di funzionalità, semplicità e buon senso.
Nell’ottica del Feng Shui è meglio disporre di ambienti separati, ognuno destinato a un suo uso invece di un grande open-space polifunzionale.
Un buon equilibrio si realizza tenendo separate le funzioni cibo/svago/sonno:
la nostra parte “yin” ha bisogno di intimità e raccoglimento e la nostra parte “yang” di esprimersi e socializzare.
È il rispetto di questa polarità a farci sentire centrati.
Il salotto è dotato di energia Terra Yang e la sala da pranzo di energia Fuoco Yin.
L’energia Terra (salotto) è sostenuta dai colori beige/ocra/marrone/tortora/giallo e generata dai colori rosso-aranciati, dei quali però non bisogna abusare.
L’energia Fuoco (sala da pranzo) è sostenuta dai colori rosso-aranciati e generata dalle sfumature del verde e del grigio, più facili da dosare.
Il consulente Feng Shui potrà misurare la direzione geomagnetica precisa del singolo ambiente per valutarne meglio le qualità e suggerire il colore più idoneo per le pareti e per la disposizione di singoli arredi.
Ambienti poco spaziosi possono mettere in crisi il bisogno di spazio vitale, ma risultare stimolanti. Ambienti troppo grandi possono deprimere e creare disorientamento e demotivazione. Lo spazio va dosato e va occupato con gioia: saloni che vengono aperti per accogliere rari ospiti di riguardo, muoiono energeticamente.
Pulizia e decluttering sono fondamentali e si effettuano prima di qualsiasi intervento di Feng Shui.
Ma case troppo ordinate e maniacalmente pulite possono rispecchiare un’immagine dell’Io votata all’autocontrollo e all’auto-referenzialità. Blocchi energetici e tristezza sono allora in agguato, specie se più membri della famiglia condividono lo stesso bisogno di perfezionismo.
Analogamente, chi ama le collezioni ha di solito un’indole molto controllata e nel suo Io profondo aspira a una casa/museo in cui ogni oggetto occupa un posto fisso e rassicurante. In realtà (e per fortuna) la nostra casa è un organismo vivo e imperfetto.
Il Feng Shui, in quanto arte dell’Energia e del Mutamento, ci insegna che per ottenere supporto e sostegno dall’ambiente dobbiamo essere disponibili a modificarlo.
Osserviamo lo spazio in cui viviamo ogni giorno e domandiamoci se ci rappresenta ancora: impareremo molto anche su noi stessi.
Nel prossimo numero tratteremo la Cucina.
