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Alla galleria EContemporary la mostra "ăquae”
Arte e storia Culture

Alla galleria EContemporary la mostra “ăquae”

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Dopo aver visto la bella mostra di Roberto Ghezzi, la sua vicinanza alla natura, e quindi a noi, abbiamo chiesto alla galleria di inviarci un articolo per poterlo pubblicare sul Konrad.


Sino al 25 maggio 2024 la galleria EContemporary di Trieste ospita nuovamente l’artista toscano Roberto Ghezzi con una sintesi della mostra ăquae curata da EContemporary e da Start Cultura e presentata con successo lo scorso anno presso il Fondaco dei Tedeschi di Venezia.

La mostra fa parte del suo ventennale percorso denominato Naturografie© in cui è inserito anche il progetto ăquae che a sua volta nasce da un progetto curato dalla galleria nel 2019 lungo le coste del nord Adriatico sviluppatosi tra la Croazia, la Slovenia e il Friuli Venezia Giulia e che negli anni 2021 e 2022 è approdato nella laguna di Venezia.
Le opere esposte in questa mostra infatti sono state create nella laguna veneta, in luoghi molto diversi tra loro dal punto di vista ambientale e per questo estremamente significativi: ambienti naturali e antropizzati. Le locations scelte dall’artista per le sue installazioni sono state lo specchio acqueo all’interno dell’Arsenale, in alcune barene della Laguna Sud di Venezia, nella Riserva WWF di Val Averto e presso l’isola Falconera.

Nelle opere di Ghezzi la natura è presentata in modo molto semplice. Non c’è mezzo perché la natura rappresenta se stessa; la natura è in grado di trasmettere il proprio messaggio in modo splendido. È da questa dichiarazione di
autosufficienza estremamente poetica che sono nate le Naturografie©: opere che vedono la luce quando l’artista consegna lo spazio bianco della tela all’azione naturale. L’artista, come l’architetto, è l’artefice di un processo, che decide sia le condizioni più favorevoli per l’inizio della creazione sia quelle in cui essa deve terminare. In queste opere, il dispiegarsi della natura si confronta con la natura mutevole dei materiali, del luogo e del tempo scelti dall’artista per la creazione.

Le opere di Ghezzi sono il prodotto dell’interazione tra tele “anfibie” (installazioni tra terra, acqua e aria) e l’ambiente naturale. Dice l’artista: “A seconda del paesaggio che incontro scelgo diversi tipi di tessuti, supporti, modifico le formule dei reagenti (i preparati naturali con cui tratto le tele per innescare il processo) e i tempi”. La natura per ripristinarsi ha i suoi tempi, sempre diversi…

Il risultato di questo progetto artistico può essere interpretato da molteplici prospettive: artistiche, filosofiche e scientifiche. Lo spettatore si trova di fronte a una produzione inconsueta, portatrice di canoni estetici misti (naturali-umani), valenze simboliche (l’artista che delega l’atto gestuale alla natura), aspetti etici (la comprensione e il dialogo con il paesaggio e la sua salvaguardia).


(galleria EContemporary – via Crispi 28, Trieste – orario: dal giovedì al sabato
dalle 17.00 alle 20.00 oppure su appuntamento)

Elena Cantori

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