Un laboratorio autentico che offre oggetti d’uso e di bellezza
Partiamo dalla materia prima, declinata nelle sue molteplici essenze. Rovere. Olivo. Amaranto. “Ogni legno è stato albero. Racconta una storia e mostra i suoi segni. Ogni pezzo è unico grazie alle sue imperfezioni: un nodo, una fessura, una venatura” così racconta Sandro Battistella, artigiano ed artista, nel suo bell’atelier/bottega nel cuore della Cittavecchia a Trieste in via Emanuele Filiberto Duca D’Aosta 6A (orario da lun a sab 10-13 e 15.30-20)
Sandro non è il classico artista patinato. Non è figlio d’arte e non vanta discendenze ingombranti. La sua vita è segnata da un sodalizio vero, e non puramente formale, con il legno.
“Studiavo musica, mi piaceva. A nove anni mi sono costruito, tutto da solo, una batteria”. La batteria, strumento a percussione massimo, è realizzato plasmando strati di legno. Per costruirne una è necessaria una manualità non comune. Che Sandro aveva in dono e che seppe coltivare.
A quel punto, il suo destino era già compiuto. Sandro ha fatto altro, nel frattempo, ma aveva un chiodo fisso, e più che un chiodo, una parola: in-perfetto. Si arrovellava intorno alla complessità di questa idea che tenesse insieme, in un ossimoro artigianale, la perfezione e la bellezza: “Perfezione perché sono preciso e meticoloso. E bellezza che esiste, per me, solo nell’imperfezione, nel dettaglio sfasato che rende unico l’oggetto”. Finalmente le idee si traducono in realtà. Sandro ha il suo luogo del sogno.
Ad accoglierti, in questo spazio che è un vecchio magazzino della vecchia Trieste, con alte volte a botte ricoperte da mattoni consunti dal tempo, è Raffaella. No, non è Raffaella. Si chiama così ma deve trattarsi senza dubbio di una copertura. Ad accoglierti al Laboratorio degli In-prefetti è Alice in persona. L’Alice del Bianconiglio e delle meravigliose avventure di Carrol. Te lo diranno senza dubbio i suoi lunghi capelli, la carnagione adamantina e i suoi grandi occhi chiari che ti guardano dritto nel cuore “perchè a me piacciono le persone, e mi piace ascoltarle come si ascolta una musica”. Alice/Raffaella è la compagna, di vita e d’arte, di Sandro e con lui ha avviato il progetto. Poliedrica e poetica è stata con orgoglio fioraia a Santa Maria Formosa (“a patir freddo negli inverni veneziani”) mentre si dedicava allo studio di fiori e piante e, poi, ha studiato e si è diplomata all’Accademia Shiatsu di Milano. “Per me nella vita conta più di tutto la sensibilità, quella che trovo in certe forme d’arte. E che ho trovato in Sandro”.
Non perdetevi questo luogo delle meraviglie. Troverete oggetti di utilizzo quotidiano, in legno (e a volte, in sperimentali e riusciti abbinamenti con metallo o metalcrilato) che sono caratterizzati da funzionalità e bellezza: taglieri, scatole, vassoi, cornici e, su richiesta, anche tavoli, sedie, letti, sedie a dondolo. In questo laboratorio un desiderio può trasformarsi in un progetto per portare dentro casa tua l’oggetto nato nel tuo cuore. Anche un piccolo oggetto.
I legni di Sandro sono rigorosamente selezionati e si tratta in prevalenza di legname italiano. Questi legni, nati in natura, secondo Sandro devono restare in una dimensione naturale. E allora lui li tratta soltanto con olio. Un olio prodotto da un artigiano che lui definisce “un alchimista” il quale ad una base di olio naturale aggiunge oli essenziali.
“Il legno oliato acquisisce una texture sospesa tra il liscio e il materico e un profumo che, ancora una volta, dentro la natura ci porta. In particolare l’olio di lavanda è miracoloso. Fa stare bene me che ci lavoro e anche coloro a cui è destinato”.
Ultimo dettaglio, molto importante. “Ogni oggetto è pensato e lavorato come pezzo unico con i materiali descritti. Ma i costi non sono quelli di opere d’arte. Ci teniamo molto al fatto che le persone possano acquistarli, portarseli e casa e vivere la loro bellezza”. Alice/Raffaella racconta che Sandro, “ha due cose in comune con il legno: dolcezza e onestà”. E lui aggiunge: “Non veniamo da mondi confezionati, sappiamo cos’è la vita vera, il vero valore delle cose. E crediamo che l’accessibilità alla bellezza sia fondamentale”.
Andate a trovarli. Guardate tutto. Chiedete delle lampade della serie “Pinocchio”. Cercate gli splendidamente minimal vassoi per il sushi. Esplorate manufatti ed idee. Cercate i regali per voi e per chi amate. Ma non fatevi mancare due minuti di silenzio, da passare guardandovi in giro, assaporando profumi autentici di resina e lavanda, sotto l’alberello di legno appeso al muro che Sandro ha creato come simbolo del Laboratorio degli In-perfetti. E scoprirete che è proprio l’alberello sotto al quale si addormentò Alice, prima di essere felicemente catapultata nel Paese delle meraviglie.
Ricordiamo anche che il Laboratorio degli In-perfetti è al centro di una rete di artisti, musicisti, perforare e che con cadenza bimestrale organizza eventi aperti al pubblico presso il proprio atelier