Gioiello prezioso è la ESYO, European Spirit of Youth Orchestra. L’ha creata più di trent’anni fa il geniale Maestro Igor Coretti-Kuret, realizzando il suo sogno di insegnare a musicisti molto giovani e di diverse provenienze a diventare orchestrali. Igor scova questi ragazzi nelle Scuole di Musica delle contrade d’Europa. Scelti i migliori e più motivati, in pochi giorni è capace di insegnare loro come si suona in orchestra. Frutto di tre decenni di dedizione, costanza, grandi sacrifici.
Il valore della ESYO non si limita alla musica. I ragazzi provengono da popoli che spesso tra loro non si amano, sono figli di culture, religioni, consuetudini diverse. Ma si accettano e collaborano e in pochi giorni diventano come un simbolo di quell’Europa di pace che vorremmo: ancora lontana, ma drammaticamente, urgentemente necessaria.
Forse sono state anche queste riflessioni ad alimentare l’entusiasmo del pubblico del teatro Rossetti di Trieste, tutto esaurito il 5 gennaio scorso per il bellissimo concerto, ultima tappa del Winter Tour della ESYO. A questi giovani musicisti dobbiamo essere grati perché, sapientemente guidati, sono stati capaci di donarci una serata di grande bellezza artistica e un esempio di convivenza umana.
L’Associazione Scuola per Giovani Musicisti Europei sostiene la ESYO sotto il profilo organizzativo. Se ci saranno sostegni economici adeguati, la preziosa serata del 5 gennaio non resterà isolata: noi, come anche gli altri popoli d’Europa, abbiamo bisogno di assaporare la bellezza del vivere in armonia.
Franco Delben
in copertina logo ESYO dal loro sito