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Konrad dei piccoli Scuola

Rosso Micione. The parent’s show!

Tempo di Lettura 7 Minuti

Alla Scuola dell’Infanzia comunale Nuvola Olga/Oblak Niko a Trieste un esperimento scenico punta sulla partecipazione e l’incontro scuola-genitori-bambini. Improvvisazione e ricerca. Con una lettura del testo italiana e slovena.

Esiste un prototipo di recita scolastica che prevede l’insegnamento unidirezionale di poesie, canzoni, battute, movimenti, impartito dagli insegnanti ai bambini allo scopo di costruire una performance da esibire al pubblico di genitori. E’ un paradigma di una vecchia impostazione pedagogica per cui il bambino rappresentava una sorta di contenitore da riempire, una scatola vivente in cui inserire gli strumenti che l’istituzione scolastica riteneva necessari ad integrarsi nella società o, meglio, ad accettarne passivamente il sistema. Le cose oggi sono cambiate ovunque? Chissà. Per certo, le classiche recite imperversano con frequenza.

Empty Stage

A scuola di vostro figlio a che livello siamo? Informatevi soprattutto sul metodo per la costruzione della“recita”, parola orribile che significa “dire a voce alta ciò che si è imparato a memoria” (la sua etimologia è un composto di re e citare e significa rifare, ripetere).

Il percorso è il nucleo centrale e al suo interno la parola chiave è coinvolgimento. I bambini, per avere benefici di apprendimento e di gioia, devono sentirsi parte nella scelta e nella costruzione dello spettacolo. Altrimenti non imparano nulla, né a livello di conoscenze né di relazioni.

Quel che deve contare non è il successo. Quello è il “valore” del vecchio star system e della società televisiva dei format performanti: Isola dei famosi, XFactor, Masterchef e così via. Il successo nella performance è fine a se stesso e gratifica solo come rafforzamento di quei valori farlocchi.

Quel che conta è altro: l’individualità, la diversità, la creatività e la partecipazione ovvero i mattoni della strada maestra per far crescere persone autonome, sicure ed indipendenti.

Nella Scuola dell’Infanzia comunale Nuvola Olga Oblak Niko a Trieste da anni le insegnanti sono impegnate in laboratori teatrali con i bambini ed è via via cresciuta, e sta ancora crescendo, la convinzione che solo dalla partecipazione nasca il vero successo.

E quest’anno ci hanno provato anche i genitori.

foto davide ranieri jannone
foto davide ranieri jannone

Questa scuola è aperta al confronto: se lo desiderano, se hanno tempo, per i genitori c’è posto. Partecipano ai laboratori di sartoria e di scenografia e possono proporre loro stessi uno spettacolo, da offrire come regalo ai propri figli, che diventano in quell’occasione il pubblico, ribaltando totalmente e definitivamente la tradizionale nozione di “recita”.

foto davide ranieri jannone
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Un gruppo di 13 genitori quest’anno ha sperimentato un nuovo metodo di costruzione dello spettacolo. Non come ricerca di personali performance, ma con spirito di appartenenza e credendo di offrire un contributo alla scuola stessa.

Tutto è nato per caso. Tra i genitori dei bimbi piccoli c’è una danzatrice e coreografa di di danza contemporanea e danza Butho, Elena Boschi. E’ appena arrivata a Trieste da Londra, con la famiglia. Nelle chiacchiere veloci al mattino, fuori dal cancello scappando ognuno al lavoro dopo aver accompagnato il figlio a scuola, alcune mamme le propongono di partecipare alla preparazione dello spettacolo. Lei accetta con grande entusiasmo.

La partenza è stata una storia. Che è stata poi letta durante lo spettacolo in italiano ed in sloveno, dato che la scuola ospita sezioni delle due lingue. I genitori ci tengono molto. E forse in una Scuola dell’Infanzia tirestina è la prima volta che accade.

La storia è scelta tra quelle non codificate dal grande schermo.

Tra un possibile stile Disney ed uno stile Rodari, ha prevalso il secondo.

Una storia scritta dal sensibilissimo Eric Battut. Racconto semplice, dedicato ai bambini. Rosso Micione.

foto davide ranieri jannone
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Un gatto trova delle uova. Vorrebbe mangiarsele ma pensa che potrebbe prendersene cura e aspettare la nascita degli uccellini.

In questo modo, pensa il gatto, il pasto sarà più succulento. Ed inizia ad accudire le uova. Una volta nati gli uccellini, li cura così tanto che fiorisce una grande amicizia. Tanto che, dopo la loro migrazione a Sud, Rosso Micione cade in infinita tristezza.

foto lorenzo monasta
foto lorenzo monasta

Ma gli uccellini tornano, oramai in famiglie allargate. Esplode la festa finale che è gioia pura, realizzata sul palco attraverso una danza africana di gruppo.

foto lorenzo monasta
foto lorenzo monasta

Le prove iniziano sempre con 15 minuti di esercizi riscaldamento, basati sui meridiani shiatsu: al centro il corpo, spesso trascurato a favore dei ritmi incessanti e della pura attività razionale.

foto davide ranieri jannone
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La costruzione dello spettacolo si basa sull’espressione affidata ad ognuno.

foto davide ranieri jannone
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Elena Boschi compie un grande lavoro maieutico con i partecipanti, non trascurando nessuno e portando tutti allo stesso livello di partecipazione.

foto davide ranieri jannone
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E’ sempre difficile organizzarsi tra gli impegni di lavoro e famiglia. Nonostante ciò, dopo i primi incontri, i genitori si entusiasmano così tanto che chiedono di prolungare le prove poiché desiderano perfezionarsi. Per loro è nato un percorso, appunto. Che corrisponde a due valori importanti.

foto davide ranieri jannone
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Il primo è di avere incontrato un modo di utilizzare il corpo, se stessi ed il gruppo per dare un contributo ad un disegno comune, mostrando ciò che è la propria sensibilità e lavorando su se stessi.

foto lorenzo monasta
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Il secondo, non meno importante, è avere intuito di essere un gruppo, di avere una dimensione relazionale, oltre il cancello della mattina. Ovvero di aver scoperto la scuola come luogo di unione ed incontro. Dopo otto prove vanno in scena. Tutti sono emozionati. Stare sul palco è sempre impegnativo, stare sul palco di fronte ai propri bambini è spiazzante. Tutto va molto bene.

foto lorenzo monasta
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Ma il vero successo c’è già stato, e lo dicono i sorrisi larghi e aperti di queste mamme e papà in scena davanti ai loro bambini che li guardano felici e rapiti e alla fine li raggiungono sul palco per ballare con loro.

L’esperienza proseguirà a scuola con laboratori di danza ed espressioni che coinvolgeranno genitori e bambini.

ROSSO MICIONE

una storia scritta da Eric Battut

foto lorenzo monasta
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Musiche
J.S.Bach, Arvo Part, Elvis Presley, musica tradizionale dello Zimbawe

Regia e coreografia
Elena Boschi mamma di Simone sez A

Personaggi ed interpreti

Rosso Micione
Matteo Balzarotti papà di Michelle sez A
Marco Stancich papà di Dean sez B

Animali che giocano con il gatto
Cristina Mantovan mamma di Davide sez C
Elena Boschi mamma di Simone sez A

Gli uccellini
Cristina Doz mamma di Alice G. sez A
Denisa Zappeova mamma di Eva sez A
Gaia Benvenuti mamma di Francesco sez A
Francesca Petrovich mamma di Marta sez B
Lisa Raidocovich mamma di Giada sez B
Simonetta Lorigliola mamma di Miro sez A

The reading Voice
Franko Korosec papà di Vito sez C

The singing Voice
Antony Charles Andy Reeve papà di Simone sez A

tecnico luci e suoni
Davide Ranieri Iannone papà di Alice R. I. sez A

  

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