La notte delle streghe, la vigilia di Ognissanti, la notte dei morti: questi sono alcuni dei nomi che sono stati dati al 31 ottobre, ma principalmente lo ricordiamo come Halloween, oggi una delle festività più popolari al mondo, specialmente dopo la globalizzazione culturale degli ultimi 30 anni. In origine esportata dai paesi anglosassoni, Halloween è caratterizzata da costumi, dolcetti e decorazioni spettrali; tuttavia, dietro questa festa cela una storia ricca e complessa che risale a migliaia di anni fa, radicata in tradizioni pagane, trasformata nel tempo e spesso al centro di controversie religiose.
La festa che conosciamo oggi deve la sua esistenza alla celebrazione celtica di Samhain, che segnava la fine della stagione del raccolto e l’inizio dell’inverno. Nata tra le popolazioni celtiche in Irlanda, Regno Unito e Francia, Samhain rappresentava un momento in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, permettendo agli spiriti di attraversarlo. Durante questa notte, si accendevano grandi falò e si indossavano costumi per allontanare gli spiriti maligni; si facevano anche offerte di cibo e bevande per placare i defunti e garantirsi la loro benevolenza per i raccolti futuri.
Una figura centrale nella mitologia celtica legata a Samhain è la dea Morrigan, spesso raffigurata come una triplice dea associata alla guerra, alla sovranità, alla profezia, alla vita e alla morte. Morrigan è legata a Samhain proprio per il suo dominio sulla morte e sul rinnovamento. Durante questa festività, quando il confine tra i mondi si dissolve, è vista come una guida che può condurre le anime dei morti nel loro passaggio, ma anche come una presenza potente che influenza le forze della natura e della vita.
Le radici celtiche del nostro Halloween sono tanto profonde che i colori tradizionali oggi, il nero e l’arancione, sono riconducibili alla celebrazione pagana: il nero rappresenta la morte, l’ignoto e il mistero, mentre l’arancione è associato ai raccolti e alla rinascita, incarnando l’equilibrio tra vita e morte, un tema centrale per la festa. Le candele rappresentano la luce in mezzo alle tenebre e venivano accese per guidare le anime dei morti.
Con l’espansione dell’Impero Romano, le tradizioni celtiche di Samhain iniziarono a mescolarsi con le festività romane. Tuttavia, nel IV secolo, con l’avvento del cristianesimo, la Chiesa tentò di sostituire le festività pagane con celebrazioni cristiane. Papa Gregorio III spostò la festa di Ognissanti (All Saints’ Day) al 1° novembre, cercando di sovrapporsi al Samhain. La vigilia di questa ricorrenza, il 31 ottobre, divenne nota come All Hallows’ Eve, che nel tempo si trasformò in Halloween. Durante il Medioevo, l’evento continuò a evolversi incorporando elementi cristiani e pagani: nascono in questi anni le pratiche del guising e del souling, in cui le persone andavano di casa in casa mascherate in cambio di cibo o preghiere per i defunti, divennero particolarmente diffuse. Nel XIX secolo, Halloween attraversò l’Atlantico con gli emigranti irlandesi e scozzesi, che portarono le loro tradizioni negli Stati Uniti. Qui, si trasformò progressivamente in una festività popolare e alla portata di tutti. Il trick-or-treat (dolcetto o scherzetto), diventato celebre negli anni ’20 e ’30 del XX secolo, è oggi una delle usanze più riconoscibili di Halloween, con i bambini travestiti visitano le case del vicinato chiedendo dolciumi e minacciando scherzetti in un’atmosfera giocosa e spensierata.
Le decorazioni tipiche di Halloween hanno origine da leggende irlandesi: per esempio, la classica zucca intagliata nasce dalla leggenda di Jack O’Lantern, un fabbro avaro condannato a vagare con una rapa illuminata come lanterna. Questo mito ha dato origine alla tradizione di intagliare zucche. Il simbolismo di luci, candele e maschere si collega profondamente al tema celtico del Samhain, in cui il fuoco e le luci erano usati per proteggere dalle anime maligne e guidare i defunti verso l’aldilà.
Nonostante Halloween sia oggi percepita principalmente come una celebrazione laica, continua a suscitare apprensioni in alcuni ambienti religiosi. Ancora nel 2024, diversi credenti estremisti vedono Halloween incompatibile con i valori cristiani a causa delle sue origini pagane e dei simboli associati alla paura, alla morte e all’occulto, come fantasmi, streghe e demoni. La derivazione dal Samhain e dalle pratiche legate agli spiriti, nonché l’enfasi su elementi spaventosi e macabri, sono percepite come contrari ai principi cristiani di speranza e luce. In più, la crescente commercializzazione della festa ha contribuito a svuotarla del suo significato spirituale, trasformandola in un evento incentrato sul consumo. Questo ha portato alcuni religiosi a temere che Halloween possa offuscare il confine tra tradizione e superstizione, con particolare riferimento all’occulto.
Giorgia Chiaro