– di Tea Giorgi (Casa internazionale delle donne di Trieste) –
Il mio è un sogno che va oltre la città di Trieste. Perché sono convinta che bisogni, ora, sempre e più che mai, pensare globalmente ed agire localmente.
Io sogno la fine della Giornata internazionale della donna, della Giornata contro la violenza sulle donne, di quella contro l’omofobia, e il bullismo; della Giornata dei migranti, della mamma e di quella del fanciullo, del Giorno della memoria e di quello della liberazione, della Giornata contro l’HIV, la distrofia muscolare, i tumori, di quella per i diritti delle persone disabili e degli omosessuali, lesbiche, gay, trans ed intersex, per la difesa dei sexual workers, dei cani, dei gatti e degli animali; contro la leucemia e per l’ambiente, il mare e le coste.
Insomma, sogno il giorno in cui finalmente sarà data piena attuazione all’articolo 3 della Costituzione italiana, e di tutte queste giornate non ci sarà più alcun bisogno – e noi militanti per tutte queste – giuste – cause, potremo finalmente riposare.

Costituzione Italiana – Articolo 3
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”