il gesto di un fiore
Quando appaiono i fiori sulla terra, significa che la stagione del canto ha inizio!
– Libro di Salomone
La riflessione sul gesto è un elemento che accompagna lo studio di qualunque strumento, per tutto il corso della vita di un musicista. Sono tanti gli aspetti che vengono trascurati ed enormi i danni fisici che possono risultare da una mancata attenzione alla qualità del gesto, intesa come consapevolezza dei movimenti e dei meccanismi che ne stanno alla base.
Da qui la necessità di ideare un percorso che ponga l’attenzione su questo aspetto musicale spesso trascurato, che abbiamo intitolato Musica Fiorita e che si terrà per tutto il mese di maggio al Mini Mu, nel parco di San Giovanni. Alla base delle attività che lo completano si trovano le esperienze del metodo d’insegnamento musicale Orff-Schulwerk, i laboratori creativi di Hervé Tullet e le riflessioni di Bruno Munari sul segno in “Prima del disegno”, e i campi d’apprendimento che vengono coinvolti sono vari e anche extra-musicali:
– coordinazione
– propriocezione e spazialità
– ascolto
– esplorazione motoria spontanea
– controllo del movimento a flusso lento
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La grande didatta ungherese Kato Havas sottolinea che per un violinista, ad esempio, è indispensabile comprendere da subito che esistono degli equilibri fondamentali e quasi invisibili nell’imbracciare il violino, impugnare l’arco e far scivolare le dita sulla tastiera. Verrebbe spontaneo pensare che essi siano rivolti nella parte frontale del nostro corpo, là dove effettivamente sta il violino e il suono viene emesso, invece questi si celano nella schiena, al livello delle spalle, nella congiunzione muscolare tra la colonna vertebrale e la scapola. Questo muscolo infatti è responsabile non solo del sostegno dello strumento, ma anche del sostegno del cosiddetto “peso invisibile” che vede coinvolto il braccio destro, il quale regge nella mano l’arco ma sostiene con l’intero braccio il “peso” dell’aria soprastante. È un meccanismo indubbiamente complesso da immaginare per chi non suoni uno strumento, ma una volta compreso è in grado di sbloccare una totale libertà del movimento.

Proprio da questa riflessione nasce un’attività laboratoriale che si apre ai bimbi anche meno interessati allo studio di uno strumento, ma comunque vicini al mondo della musica. Quest’incontro vuole proprio dimostrare come la cura per il gesto (musicale) possa in realtà diventare una guida per una gestualità in generale più consapevole, armoniosa e creativa. Esistono infatti diversi punti in comune fra quello che può essere definito come un gesto puramente musicale e il gesto – ad esempio – pittorico.
Il gesto come matrice della sperimentazione e della conoscenza del suono musicale. […] Il modello di attività proposto è quello del gioco inteso come ricerca, sperimentazione e scoperta del mondo dei suoni (intesi come linguaggio) per passare dal fenomeno sonoro a quello musicale
– Claire Renard, Il gesto musicale
Il valzer dei fiori, si propone come prima esperienza di questo percorso d’esplorazione, e inizia con l’incontro di alcuni brani del repertorio classico, ascoltati e vissuti attraverso il movimento del corpo e l’utilizzo dei veli che permettono di creare disegni invisibili nello spazio e nell’aria. Consiste in una vera e propria danza che guiderà il bambino alla scoperta di 5 movimenti musicali molto semplici ed essenziali che vengono poi tradotti in gesti pittorici su un grande foglio che, guidato dalla musica si trasformerà in un prato fiorito.
- Su e giù
- destra e sinistra
- cerchi/macchie
- punto
- apostrofo/virgola
L’utilizzo dei veli è fondamentale perché essi fungono da amplificatori del gesto; gli conferiscono un’immagine e producono il riflesso del movimento che il nostro corpo ha compiuto, diventando appunto delle casse di risonanza dello stimolo invisibile che guida il gesto.
Il gesto dunque diventa il mezzo di indagine dello spazio che ci troviamo a occupare, dello spazio che ci circonda e ci racchiude, ma anche del tempo che si svolge in questo spazio. E qui subentra il secondo laboratorio di questo percorso, Lo sai che i papaveri son alti alti alti?. Imparare a relazionarsi con il tempo e con la sua durata non è cosa facile, ma sicuramente crearsi un’immagine di questo e trasferirla nello spazio può diventare un terreno di gioco particolarmente creativo. Spazio e tempo diventano un unico campo di indagine, guidato dalla musica e dalla trasformazione della durata del suono in lunghezza del segno.
“Parlare di armonia dei colori, significa dare un giudizio sull’effetto simultaneo di due [o più] colori. Da ricerche ed esperienze condotte sugli accordi cromatici soggettivi, risulta che come armonia o disarmonia di colori si possano intendere cose assai diverse. […] Noi dobbiamo invece trasferire il concetto di armonia dei colori dal piano emozionale condizionato soggettivamente a un piano di rigorosa oggettività. ARMONIA SIGNIFICA EQUILIBRIO, SIMMETRIA DI FORZE” Johannes Itten, L’arte del colore

Queste esperienze convergono poi nel riconoscimento che esiste un’armonia fra le diverse parti del nostro corpo e ogni movimento concorre alla realizzazione di un obiettivo comune. Pertanto le due mani che muovevano i veli, apparentemente indipendenti l’una dall’altra, iniziano a esplorare le combinazioni che si possono creare quando collaborano allo stesso gesto. I veli che utilizziamo rappresentano i tre colori primari, e iniziano a mescolarsi per creare nuovi colori, offrendo quindi una chiara immagine della collaborazione appena accennata Il nostro prato fiorito che stava prendendo forma dalle attività precedenti inizia quindi a sbocciare illuminandosi di colore. L’indagine cromatica parte da un’esperienza musicale dove le voci che creano la melodia si mescolano, stimolando giochi di costruzione collaborativa e il confronto senza giudizio fra i bambini.
Vi aspettiamo nelle giornate del giovedì dalle 16 alle 18 per tutto il mese di maggio al Mini Mu!
- giovedì 2, 16 e 30 maggio per bimbi dai 6 anni in poi
- giovedì 9 e 23 maggio per bimbi dai 3 ai 5 anni
Evento a offerta libera
Per info e prenotazioni contattare:
Ferruccio But +39 333 261 1573
Agnese Accurso +39 340 3837639
Se sei un educatore/educatrice e ti piacerebbe avere uno starter kit per guidare le tue attività di gestualità o danza-motricità o scoperta dei colori, visita il nostro negozio online dove potrai trovare un set di veli adatto alle tue necessità!
Albero Sonoro è un atelier musicale che offre a bimbi dai 3 anni in su laboratori sensoriali, passeggiate sonore in natura e percorsi di apprendimento individuali di pianoforte, violino e propedeutica musicale. Gli articoli proposti riassumono alcuni dei nostri progetti già compiuti, per essere aggiornati sulle nostre attività potete trovare Albero Sonoro sulle piattaforme di Instagram e Facebook. #alberosonoro
Agnese Accurso