Dopo il boom dei Bitcoin, si è parlato molto di cripto valute e di tutto ciò a loro legato, con speculazioni e promesse di diventare milionari dall’oggi al domani, ma anche con crescente interesse verso questo mondo in costante evoluzione. Collegato al tema infatti, nell’ultimo paio di anni, è cresciuto l’interesse negli NFT, che collegano il vasto universo dell’arte digitale al mondo delle Cripto valute e delle blockchain.
Ma andiamo per ordine, cosa sono gli NFT e perché stanno suscitando tanto interesse?
Gli NFT, letteralmente Non-Fungible Tokens, è una tecnologia che ha portato un grandissimo cambiamento nel modo in cui percepiamo l’arte digitale. Immaginiamo di acquistare un’opera di questo tipo come un disegno o una GIF in movimento. Fino a poco fa era difficile provarne l’originalità o l’unicità, poiché è facilmente riproducibile. E di conseguenza è facile appropriarsi di un’immagine presa da Google e spacciarla per propria (con tutta l’illegalità e la controversia del caso).
Grazie alla tecnologia blockchain, però, gli NFT hanno risolto questo problema: si crea un certificato che attesta la proprietà di un’opera, rendendola unica, e rintracciabile. La blockchain è un registro digitale pubblico, e quando un’immagine grafica diventa un NFT, viene inserita su questo registro, garantendo che sia autentica e non replicabile. Così, anche se l’opera è visibile online, solo il proprietario del token può dichiararsi possessore ufficiale.
Questa tecnologia offre agli artisti nuove possibilità per vendere opere digitali quando in passato avevano difficoltà a valorizzare le loro opere a causa della facile possibilità di riproduzione. Questa tecnologia in più permettono agli artisti di guadagnare royalties ogni volta che la loro opera viene rivenduta, creando un flusso di reddito continuo.
Questo mercato ha aperto nuove possibilità sia per gli artisti che per i collezionisti, rendendo l’arte digitale più accessibile: alcuni artisti stanno persino combinando opere fisiche con componenti digitali legate agli NFT, creando esperienze artistiche innovative. Ad esempio, Beeple ha creato una scultura a LED aggiornata digitalmente tramite un NFT, mentre Damien Hirst ha sfidato i collezionisti a scegliere tra l’opera fisica e l’NFT. Artisti come Refik Anadol e Pak stanno invece esplorando il potenziale dell’arte interattiva e immersiva, fondendo il mondo reale con quello virtuale.
Per immaginare la portata economica di questo fenomeno, basti pensare che l’NFT più costoso mai venduto è The Merge di Pak, e ha raggiunto la cifra record di 91,8 milioni di dollari nel 2021, seguito da Everydays: The First 5000 Days di Beeple, venduto per 69,3 milioni di dollari.
Gli NFT sono stati oggetto di numerose critiche, soprattutto a causa del loro impatto ambientale, legato all’enorme consumo energetico dei server che supportano la tecnologia Blockchain. Inoltre, va considerata anche la volatilità di questo mercato che ha di certo dimostrato che non sempre questo tipo di tecnologie hanno vita lunga. Senza poi pensare alla questione legale da risolvere, come i diritti d’autore e la proprietà intellettuale, leggi che cambiano da paese a paese. È innegabile però che gli NFT stiano ridefinendo il panorama artistico globale, offrendo nuove opportunità di espressione e collezionismo.
Giorgia Chiaro