Suoni, immagini, culture: XV edizione di Diego Masiello
Ritorna puntuale anche quest’anno al Teatro dei Salesiani di via dell’Istria la rassegna “Trieste incontra la Multivisione” ideata ed organizzata dall’ Associazione Culturale Merlino Multivisioni.
Una proposta di Franco Toso e Cristina Carboni, che nasce nel 2002 con il preciso intento di avvicinare il pubblico a una forma di comunicazione e di espressione artistica molto emozionale. In queste 15 edizioni di suoni, immagini e culture provenienti da tutto il mondo, sono stati presentati più di 155 autori nazionali ed internazionali, proposte oltre 250 produzioni di audiovisivi e registrato la presenza di oltre 18.300 spettatori.
Negli ultimi anni la capiente sala di via dell’Istria ha registrato sempre il “tutto esaurito” confermando la validità dell’evento quale veicolo di aggregazione di un pubblico variegato proveniente, oltre che dai diversi comuni della provincia, da altri centri della regione, dal Veneto e dalla Slovenia. Un territorio che, per i suoi trascorsi geopolitici e commerciali, ha nel suo DNA la passione e l’abitudine per il viaggio e dell’incontro con il diverso.
Per festeggiare il quindicesimo compleanno gli organizzatori propongono, sempre a entrata gratuita (nonostante la carenza di sponsor finanziari), ben quattro serate a tema: venerdì 18 “Sapore di mare”, sabato 19 “Terra madre”, venerdi 25 “Supernatura” e sabato 26 “Incroci visivi” con inizio sempre alle 20.45.
Sabato 26 ci sarà anche una pre-serata alle 17.30 dedicata all’incontro con uno dei fotografi della manifestazione. Durante le giornate di rappresentazione sarà possibile visionare la mostra fotografica “Alpi Giulie” proposta dal naturalista e alpinista triestino Roberto Valenti. Un programma molto ricco, con sette – otto proposte a serata, che spazieranno dai reportage di viaggio alla fotografia subacquea, da tematiche naturalistiche e sociali a quelle di costume e di innovazione. Il “viaggio” alla scoperta del mondo, nella sua sempre più minacciata complessità, resta comunque l’anima del messaggio multivisivo. È poi il fotografo a confezionare attorno, con le sue personali sensibilità, un particolare racconto.
Il programma prevede reportage dalle Galapagos all’Antardide, dall’Orinoco al Ladakh, dall’Islanda al Bangladesh. Willy Fassio, patron di una delle più apprezzate agenzie di tour e ricerca italiane, considera il viaggio “un vero e proprio investimento in termini di conoscenza, di arricchimento culturale e umano e un’insieme di emozioni non ripetibili ”.
Conoscendo altri fotografi triestini autori di multivisioni, credo che il loro viaggiare voglia, sì approfondire la conoscenza di culture ed esplorare le diversità, ma anche ricercare se stessi, per rinforzare le proprie radici. Una ricerca valida anche per chi, comodamente seduto sulla poltroncina, potrà scoprire nella varie immagini qualcosa che, molto spesso, è solo nell’aria o nel cuore.