A due anni dal giorno in cui Vitaliano Trevisan decise che ne aveva abbastanza, Teatri Hangar ha proposto Solo fra 2 drammi (brevi), un tributo di musica e teatro all’autore vicentino (12 e 13 gennaio).
Il Solo è un concerto, ma anche un’azione artistica alla batteria preparata e zither di Roberto Dani. I suoni (e i silenzi) prodotti dal musicista, insieme alle movenze danzanti del suo corpo, riverberano la tensione, quasi claustrofobica, delle ossessioni di Thomas, protagonista dei primi romanzi di Trevisan (riproposti ora in Trilogia di Thomas, da Einaudi, 2024). Nella forma invece, la combinazione di tocchi calcolati e furiosa improvvisazione di Roberto Dani riportano allo stile jazzistico dell’autore di Works (Einaudi,2016 e 2022) – a sua volta batterista amatoriale – che dopo ogni divagazioneimmancabilmente torna al tema principale, come il solista jazz converge al tema dello standard.
I due drammi sono invece tratti da 3 drammi brevi, del 2008 e ruotano attorno al nuovo teatro comunale di Vicenza, orgoglio dell’allora sindaco della città Enrico Hüllweck (con l’umlaut!). Nel primo pezzo il neo direttore artistico, interpretato da Fulvio Falzarano, disquisisce dell’impresa che lo attende con il Trevisan personaggio, interpretato da Roberto Citran e si svelano così le provinciali dinamiche del sistema culturale del ricco Nordest in generale e della piccola realtà vicentina in particolare.
La critica al mondo del teatro italiano continua sulla stessa linea ironica e dissacrante nel secondo intervento, che vede Fulvio Falzarano a tavola con Checchin, il personaggio da Commedia dell’Arte che si incontra più volte nel teatro diTrevisan. Checchin esaspera il suo interlocutore rispondendo accondiscendente “ovvio” a tutti i sui sfoghi. La comicità della situazione contribuisce a ritrarre quanto accade fuori e giù dal palco, dove il teatro è soprattutto gioco politico-economico.
Il pubblico apprezza lo spettacolo e viene in conclusione premiato con la lettura da parte dei due attori di alcuni estratti da I quindicimila passi (Einaudi 2007). Roberto Dani accompagna alla batteria preparata rivelando, in questo caso in sincrono, l’affinità fra la sua rigorosa ricerca sonora e la spietata precisione della prosa di Vitaliano Trevisan.
Questo riuscito tributo all’autore vicentino ci ricorda quanto il suo contributo sia stato importante per la letteratura italiana, invitandoci a rilegge il suo teatro e i suoi romanzi. Da lettori infatti, il migliore omaggio che gli si possa rendere è continuare a leggerlo, “ovvio”!
Gennaro Di Napoli