Per raccontare di questo 16 febbraio dobbiamo partire da lontano.
L’11 dicembre 1997 è stato pubblicato l’ormai citatissimo Protocollo di Kyoto, importante accordo internazionale in materia di ambiente e riscaldamento globale: questo è entrato in vigore il 16 febbraio 2005.
A partire dalla stessa data, la trasmissione di RAI Radio2 Caterpillar ha proposto una semplice e simbolica iniziativa chiamata M’illumino di Meno per sensibilizzare tutta la cittadinanza italiana su questi temi, in particolare quello dello spreco di risorse energetiche per l’illuminazione serale e notturna, anche privata.
Con quest’anno, l’Unione Astrofili Italiana (UAI), particolarmente sensibile (come tutti i suoi consociati) all’argomento dell’inquinamento luminoso (quindi alla razionalizzazione di tutta l’illuminazione pubblica, stradale e industriale) ha deciso di far corrispondere a tale iniziativa la propria Giornata Nazionale sull’Inquinamento Luminoso, usualmente organizzata nel mese di ottobre.
A questa seconda iniziativa, assieme alla UAI collaborano anche l’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit, suo storico partner) e l’Istituto Nazionale di Astro Fisica (INAF).
A livello locale, grazie alle comunicazioni tramite il Coordinamento per il Contrasto all’Inquinamento Luminoso (CCIL), oltre al Circolo Culturale Astrofili Trieste (CCAT, prima delegazione UAI per Trieste) sono giunte le adesioni all’iniziativa anche dalla Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli (LIPU – sezione di Trieste) e dal Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste (legambientetrieste.it).
Allarghiamo quindi il focus di quest’evento, facciamolo conoscere a quante più persone possiamo: anche se una sola giornata all’anno non potrà salvare il mondo, tanto più diffusa sarà la consapevolezza, tante più probabilità avremo di avvicinarci a questa indispensabile meta.