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Al Magazzino delle Idee la Mostra “Io non scendo”

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«Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici… e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni».
Alda Merini

Al Magazzino delle Idee è in corso la mostra fotografica “Io non scendo”. Fino al 25 agosto, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi in un percorso che unisce oltre duecentocinquanta fotografie anonime scattate tra il 1870 e il 1970, tutte accomunate da un tema suggestivo e sinonimo di libertà: donne in cima agli alberi.

La mostra, organizzata da Erpac, celebra la forza e la determinazione delle donne, narrando attraverso immagini e storie l’importanza dell’ascensione, sia fisica che simbolica. Il titolo, “Io non scendo”, risuona come un grido di indipendenza e resistenza. Questa collezione unica riunisce ritratti di donne anonime di diverse epoche e paesi, dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Francia alla Bosnia, dalla Spagna alla Lituania. Ogni fotografia è un frammento di storia che rappresenta la lotta personale, ma che fa parte del coro generale dell’emancipazione femminile, immortalando momenti di ribellione. Le immagini, ingiallite dal tempo, sembrano strappate agli album di famiglia e sono accompagnate da testi che intrecciano fotografia, letteratura e cinema.

Accanto a queste immagini, la mostra presenta le storie di donne celebri come Louisa May Alcott, Simone de Beauvoir, Pippi Calzelunghe, Angela Carter, e le triestine Bianca di Beaco e Tiziana Weiss, oltre all’udinese Riccarda de Eccher. Tra le figure simboliche rappresentate, emergono nomi come Eva e Lucy l’australopiteca, fino a personaggi letterari come Josephine March di “Piccole donne”, che simboleggia l’aspirazione alla conoscenza e alla libertà. Ogni immagine racconta una storia di ribellione e di conquista, ricordando che l’uguaglianza tra i sessi passa anche attraverso il piacere semplice e naturale di arrampicarsi su un albero.

La visita è accompagnata dal canto di un usignolo, che crea un’atmosfera magica e suggestiva. Tra le sezioni più toccanti, una dedica particolare attenzione all’Ucraina, in omaggio alle donne che, in tempi di pace come di guerra, hanno lottato e continuano a lottare per la loro indipendenza.

L’esposizione non è solo un omaggio alla memoria storica, ma anche un invito alle donne di oggi a non scendere mai dall’albero della propria libertà. «Una donna libera sta nascendo », scriveva Simone de Beauvoir nel suo celebre Il secondo sesso, e questa mostra ne è la testimonianza vivente. Io non scendo rappresenta un viaggio tra passato e presente, una celebrazione della natura e della forza interiore di ogni donna. Come recita un muro verso la fine del percorso: «Ci sono più alberi sulla terra che stelle nella Via Lattea. Questo significa che ci sono alberi per tutte le donne, e ne stanno crescendo altri anche dentro di noi».

Giorgia Chiaro

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