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Chi vincerà il campionato?

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Non sono appassionato di calcio, ma sapevo che da un po’ di tempo (esattamente dalla stagione 1994-1995) per ogni vittoria vengono assegnati tre punti e per ogni pareggio un punto. Fino a quel momento alle vittorie venivano assegnati due punti. Cercando in rete, ho letto che questo cambiamento è stato introdotto per incoraggiare le squadre a giocare in modo offensivo e cercare la vittoria, piuttosto che accontentarsi di un pareggio.

Ma… questa variazione nei punteggi è servita a qualcosa? Senz’altro sì, la classifica negli ultimi anni non sarebbe stata la stessa se si fosse tenuta la regola vecchia. Per esempio, nella stagione 2019-2020 abbiamo visto vincere la Juventus con 83 punti, seguita dall’Inter a quota 82. Ebbene, dando due punti alla vittoria, sarebbe risultata vincitrice l’Inter con 58 punti, seguita dalla Juventus ferma a 57. Nella stessa stagione terze, a pari merito sono risultate Atalanta e Lazio con 78 punti; anche qui, assegnando due punti alla vittoria, ci sarebbe un cambiamento poiché l’Atalanta avrebbe avuto 55 punti, e la Lazio solo 54. In fondo classifica, le squadre sono risultate molto distanziate, e quindi non ci sarebbero state variazioni.

Anche nella stagione 2020-2021 ci sono commenti da fare: dopo l’Inter che ha staccato il gruppo terminando a 91 punti, ci sono Milan a 79 e poi Atalanta e Juventus, entrambe a 78 punti. In questo caso, assegnando due soli punti alla vittoria, l’Inter sarebbe stata comunque prima, ma poi al secondo posto avremo avuto un terzetto: Milan, Atalanta e Juventus. Più giù nella classifica, il Sassuolo avrebbe superato la Roma, mentre il Torino si sarebbe affiancato a Spezia e Udinese, a quota 30 punti. A questo punto chi ha piacere può controllare se nei vecchi campionati, con la regola dei tre punti, la sua squadra sarebbe stata promossa, retrocessa, o se avrebbe vinto, sfogliando le classifiche, come in questa pagina.

Insomma, abbiamo avuto conferma che anche in uno sport di movimento occorre fare un’analisi matematica per dosare le proprie forze nelle varie partite, e cambiare tattica a seconda della situazione in classifica e delle regole che via via sono in vigore. In pratica, un po’ di ragionamento matematico può esser utile a tutti, in tutti i campi, compreso il campo di calcio.

Giorgio Dendi

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