Visitare la mostra Fotografia Wulz è sfogliare un album di famiglia che racconta, insieme alla vita di tre generazioni di fotografi, anche la storia visiva e culturale di Trieste tra Otto e Novecento. È un’esposizione dove le immagini non solo documentano, ma raccontano legami, trasformazioni sociali, passioni artistiche.
Dallo studio di Giuseppe Wulz, fondato nel 1874, passando per la raffinatezza ritrattistica di Carlo e arrivando all’audacia sperimentale di Wanda e Marion, si compie un viaggio nel tempo in cui la fotografia diventa sia testimonianza storica che strumento di espressione personale. Le fotografie panoramiche, i ritratti in carte de visite, gli scatti industriali e quelli etnografici restituiscono un’immagine viva di una città in fermento, multietnica e in costante trasformazione: il racconto di anni che per Trieste sono stati cambiamento per arrivare a conoscerla come ciò che la conosciamo oggi. E fotografie che gettano le basi per il prestigio dello studio, durato fino a poco più di trent’anni fa.
Nella seconda parte della mostra, dedicata alle sorelle Wanda e Marion Wulz, ho trovato il cuore più vibrante dell’esposizione. Le loro opere, ricche di creatività e forza espressiva, dimostrano un approccio moderno e profondamente consapevole al mezzo fotografico. Le due artiste non solo proseguirono la tradizione di famiglia, ma la resero strumento di liberazione, sperimentazione e autorappresentazione, soprattutto nel contesto femminile. Il loro sodalizio con Anita Pittoni, la loro attenzione ai corpi danzanti, ai ritratti femminili e alla costruzione di un immaginario autonomo e anticonformista, le rende figure affascinanti e ancora oggi attualissime. Oltre a mostrare un grande coraggio nello sperimentare: le sorelle Wults si avvicinarono al futurismo: esempio perfetto della loro sperimentazione è la celebre fotografia Io+gatto.
Fotografia Wulz. Un secolo a Trieste sotto l’obiettivo di una famiglia è curata con grande attenzione, arricchita da materiali d’archivio e testimonianze audio che rendono il percorso non solo informativo, ma anche emotivo e coinvolgente. È un tributo alla storia di una famiglia che ha saputo rendere la fotografia molto più di un mestiere: un modo per vivere, pensare e raccontare il mondo.
Giorgia Chiaro
INFO MOSTRA:
Fotografia Wulz. Un secolo a Trieste sotto l’obiettivo di una famiglia
Magazzino delle Idee, Corso Cavour 2, Trieste
Fino al 30 giugno 2025
Orari:
– Martedì – Domenica: 10.00 – 19.00. Lunedì: chiuso
Biglietti:
– Intero: 8 €
– Ridotto: 5 € (over 65, studenti, gruppi, ecc.)
– Gratuito: under 18, disabili, giornalisti accreditati
INFO: info@magazzinodelleidee.it
SITO UFFICIALE: http://www.magazzinodelleidee.it