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Il cielo d’autunno 2024

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Siamo da pochi giorni entrati nell’autunno astronomico 2024 e nel nostro cielo (quando le nuvole ce lo permettono) possiamo ammirare sia delle situazioni ricorrenti che alcuni interessanti eventi eccezionali.

Nella prima parte della serata possiamo orientarci cercando il Grande Carro che si trova basso verso l’orizzonte in direzione nord; salendo con lo sguardo incrociamo Polaris (la stella polare) e poi alta (tra 60 e 70°) a nord-est la bellissima Cassiopea ed suo evidente zig-zag.

Alla stessa altezza, verso sud-est abbiamo il grande quadrato di Pegaso, che appare povero di stelle al suo interno, che dominerà il cielo per tutta questa stagione.

Tra Cassiopea a Pegaso si trova la costellazione di Andromeda, che con Pegaso condivide (caso unico nel nostro cielo) la stella Sirrah/Alpheratz; qui possiamo trovare, visibile a occhio nudo in un cielo non inquinato, una specie di nuvoletta luminosa: si tratta della Galassia di Andromeda, supposta gemella della nostra Via Lattea, anche se di dimensioni stimate doppie, che fa parte del nostro Gruppo Locale.

Di questi giorni verso la mezzanotte (successivamente, a novembre la loro visuale si anticiperà) potremo ammirare Saturno alto nel cielo e Giove basso, da poco sorto, a una distanza di circa 90°; proprio tra i due giganti gassosi del nostro sistema solare, con l’ausilio di un buon telescopio, è possibile trovare gli altri due pianeti gassosi: Nettuno, a circa 15° a sinistra di Saturno, e Urano a poco più di 20° a destra di Giove.

In altre parole, tutti i quattro pianeti gassosi (in quanto non hanno una superficie solida) chiamati anche i “pianeti esterni” del Sistema Solare, si sono dati convegno nella stessa zona di cielo, mentre l’ex pianeta Plutone (ora pianeta nano) sarà prossimo al tramonto.

Un altro fenomeno raro, proprio di questi giorni, è il passaggio di una cometa che promette spettacolo (e speriamo che sia mantenuto) visibile bassa all’orizzonte dopo il tramonto per diversi giorni, probabilmente due settimane a partire dal 12 ottobre; si tratta della C/2023A3 Tsuchinshan-ATLAS.

Si apra quindi la sfida fra gli amanti del cielo notturno a chi la vede per primo e buone osservazioni (incrociando le dita in un gesto scaramantico) a tutti.

Muzio Bobbio

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