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Api, miele e apicoltura non sono argomenti nuovi per i lettori di Konrad.

Nel passato, sia recente che meno, diverse pagine sono state scritte su questi argomenti, delle quali ricordo in particolare diverse a firma Livio Dorigo (che continua occasionalmente a parlarne dalla sua trasmissione su Radio Nuova Trieste).

Di questi tempi abbiamo un motivo in più per riprendere l’argomento: sta per concludersi un progetto europeo (small-scale Erasmus+) chiamato Bee Green … ma andiamo per ordine.

La Regione FVG, consapevole della necessità di regolamentare le diverse realtà sul territorio, da tempo ha istituito per ognuna delle quattro province (non saprei come diversamente chiamarle) un “consorzio apicoltori”; attualmente, chi volesse cimentarsi nel ruolo di novello apicoltore può trovare tutte le informazioni per iniziare presso questi enti, i quali organizzano, consigliati anche se non obbligatori, dei corsi di base.

La situazione internazionale sta però cambiando e in prospettiva futura anche ai dilettanti sarà richiesta una sorta di certificazione, un patentino, per poter agire consapevolmente in questo ambito, giacché, come ogni allevatore, farlo con consapevolezza è meglio che andare allo sbaraglio, specie in questi periodi, giacché tutti gli insetti impollinatori, e le api in particolare, sono a rischio.

Il progetto citato si propone di andare ben oltre alla proposta istituzionale avendo l’obiettivo di educare e di stimolare consapevolezza intorno al mondo apistico e al ruolo fondamentale delle api nell’ecosistema. Nato da un’idea all’interno dell’associazione culturale DARS (Donna Arte Ricerca Sperimentazione) di Udine, ha coinvolto altri due partner europei: la slovena Ljudska Univerza di Ormož, un centro educativo e sociale di formazione nonché coordinatore del progetto, e la slovacca Stredna Odborna Skola di Banska Bystrica, prestigiosa scuola di apicoltura in ambito nazionale ed europeo.

Destinato a un pubblico di adulti, professionisti (e non) del settore, le caratteristiche di flessibilità del progetto fanno sì che le attività e i prodotti proposti siano adattabili ai bisogni educativi delle diverse fasce di età, compresa l’educazione infantile, in un processo attivo di scambio intergenerazionale.

Esplorando il sito web www.dars-udine.it nella pagina dedicata al progetto Bee Green si possono trovare tutte le informazioni relative: i questionari iniziali, la documentazione bibliografica, il programma didattico e la sperimentazione, i prodotti elaborati e tutte le altre attività compresi i meeting di formazione, approfondimento e riflessione che si sono svolti nelle sedi dei paesi partner. Il tutto corredato da immagini che testimoniano i momenti importanti del percorso e l’efficacia delle finalità del progetto che dovrà ottenere l’approvazione conclusiva dall’agenzia nazionale europea e acquisire la sua pubblicazione sui siti della Commissione europea dedicati alla diffusione e alla consultazione.

Tra i prodotti risultanti dalla ricerca e dagli studi effettuati segnaliamo in particolare il manuale di buone pratiche A Bee World e un erbario contenente la descrizione delle erbe, piante e fiori sui quali si concentrano le protagoniste di tutte queste storie: le nostre amiche api.

Per chi ne fosse incuriosito, il progetto usufruirà di uno spazio specifico all’interno della VII edizione della Rassegna Biennale Internazionale del Libro d’Artista, promossa dal DARS presso Palazzo Morpurgo a Udine a partire da dicembre 2024, dove verranno esposti i lavori artistici dei partecipanti nelle loro varie interpretazioni e utilizzo dei materiali, da quelli tradizionali a quelli frutto dell’intelligenza artificiale.

Muzio Bobbio

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