Per concludere le attività di questo anno scolastico non poteva esserci occasione migliore del festival Risonanze, un festival che con Albero Sonoro ha tanto in comune. L’aspetto più importante è sicuramente il legame profondo con gli abeti di risonanza: l’attenzione alle forme di vita più antiche che hanno dato origine al suono, ossia gli alberi; ma a emozionarci di più è stato l’amore per i paesaggi sonori, per la musica più genuina prodotta da veri strumenti costruiti dalle mani di artigiani, la cura posta per estendere questi valori anche ai più piccoli, coinvolgendoli in attività su misura e immergendoli in un mondo pensato per loro. Dalle sculture di fango e radici di Alessandra Aita, al percorso fiabesco di Animalborghetto (storia di un cerbiatto nato sotto un abete di risonanza), ai laboratori che ci hanno visti direttamente coinvolti, e le montagne maestose che ci circondavano, tutto, ma proprio tutto, ha messo in vibrazione le corde del nostro cuore, facendoci suonare la bellezza.
Vi starete forse chiedendo cosa siano gli abeti di risonanza: ebbene gli abeti rossi che nutrono le foreste della Val Saisera possiedono un legno preziosissimo per il lavoro dei liutai. Pare infatti che in ogni orchestra importante del mondo si possa contare almeno uno strumento costruito con il legno dei nostri abeti.
Un incontro intimo tra artisti e pubblico, un contatto più personale ed emozionale con la natura: i maestosi abeti di risonanza si possono toccare e abbracciare, o addirittura assaporare grazie alla ricetta del pane di corteccia. Ci si raccoglie attorno ad un palco nel bosco, vicino agli artisti che si raccontano tra parole e musica. Attraverso tante iniziative outdoor uniamo concerti, natura e benessere, pensando anche ai nostri spettatori più piccoli per far crescere il pubblico di domani. I liutai ci portano dentro al mondo degli strumenti musicali, del legno armonico, di un’arte sapiente che ha nel taglio di un abete il suo “La” iniziale.
Alberto Busettini – Direttore Artistico
Per le esperienze che abbiamo avuto il piacere di curare abbiamo voluto dare la possibilità ai bimbi del piccolo pubblico di essere i creatori diretti del suono: giocandoci indirettamente, lasciando che fosse la natura a cantare per noi – come in Nidi di suono – o generandolo con le proprie mani – come in Ocarine.
Il nostro primo laboratorio Nidi di suono ha voluto coinvolgere i più piccoli invitandoli a costruire dei piccoli nidi/mangiatoie da spargere nel territorio friulano: la matrice sonora di quest’ esperienza saranno gli uccelli che verranno attratti dal mix di semi di scagliola, miglio ed erbe selvatiche con cui abbiamo riempito i nostri lavori.
Il secondo laboratorio invece ha visto i bimbi più grandi realizzare delle Ocarine partendo da questa materia semplice e comune che è il fango. Ci ha dato tanta soddisfazione vedere così tanti riuscire a far suonare la propria palla di argilla e comprendere così alcuni meccanismi per generare il suono.
Due occasioni che sembrano essere durate un soffio di vento all’ombra del Tiglio Secolare di Palazzo Veneziano a Malborghetto ha creato un’atmosfera calda, accogliente e antica.
Un caloroso ringraziamento va a Ilaria dello staff di Risonanze per l’aiuto fornito nell’allestire i laboratori, a Flavio Cecere e tutto lo staff di Examina per questa bellissima collaborazione e ad Alberto Busettini per averci regalato questa occasione!
Il festival è ancora in corso e ti aspettano concerti, esperienze in natura, laboratori per i più piccoli ma anche per adulti, dai un’occhiata al programma sul sito di Risonanze Festival.
Albero Sonoro è un atelier musicale che offre a bimbi dai 3 anni in su laboratori sensoriali, passeggiate sonore in natura e percorsi di apprendimento individuali di pianoforte, violino e propedeutica musicale. Gli articoli proposti riassumono alcuni dei nostri progetti già compiuti, per essere aggiornati sulle nostre attività potete trovare Albero Sonoro sulle piattaforme di Instagram e Facebook. #alberosonoro
Agnese Accurso
