giovedì 3 aprile
Tartiniana
FSi chiama Tartiniana ed è il nuovo spazio editoriale, pubblico e condiviso, dedicato a saggi e alle ricerche prodotti attraverso l’esperienza didattica del Conservatorio Tartini di Trieste: un riferimento preciso, digitale ma non per questo meno accessibile e fruibile, organizzato per ambiti di contenuto, facilmente consultabile online. L’inaugurazione ufficiale di Tartiniana è in programma giovedì 3 aprile, in occasione dell’evento pubblico organizzato alle 16.30 nell’Aula Magna del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12): al saluto del Direttore del Tartini, Maestro Sandro Torlontano, farà seguito la presentazione del progetto a cura della referente Cristina Fedrigo, che interverrà sul tema Tartiniana: spazio di ricerca creativa. Spiega il Direttore Sandro Torlontano: «l’alta formazione musicale è un percorso in cui devono integrarsi diverse conoscenze, abilità e competenze professionali, ciascuna capace di esprimere produzioni fruibili a chi a vario titolo della musica si avvale, nella vita come nel lavoro. Il territorio musicale si è esteso e articolato negli anni, e le professioni legate alla musica si stanno ampliando e richiedono mezzi molteplici per essere condivisibili: per questo avviare uno spazio editoriale condiviso rientra oggi a pieno titolo nella ‘mission’ di un Conservatorio musicale. Siamo lieti di poter oggi avviare questo spazio che si implementerà rapidamente e sarà patrimonio diffuso di conoscenza, formazione, approfondimento». Sono sei le aree in cui si dispiegherà l’azione editoriale del Conservatorio Tartini, le anticipa la responsabile di progetto Cristina Fedrigo: «si tratta di Composizione e Teoria della musica, Didattica della musica, Direzione e musica d’insieme, Musica e nuove tecnologie, Storia della musica e musicologia, Strumenti musicali. La musica è cultura, ogni azione musicale è un’azione culturale e un’istituzione come il Conservatorio deve dotarsi di risorse idonee a una comunicazione sempre più estesa, fruibile e accessibile nei confronti della società: perché la musica abbia sempre meno confini ed ostacoli nell’esprimere i suoi contenuti più significativi, per un’umanità che sappia ascoltare, leggere, cercare, comunicare, ricordare, restituire …»
L’incontro offrirà l’occasione per l’inaugurazione e presentazione del Fondo Luigi Mauro, che include i materiali e l’archivio del massimo esperto italiano della didattica Orff, affidati dagli eredi alla Biblioteca del Conservatorio Tartini. Nel merito interverranno Roberta Schiavone, bibliotecaria del Tartini, su Non c’è passato che non sia presente: fondi librari e archivistici testimoni storici; Valentina Zanier a nome degli eredi di Luigi Mauro, sui Ricordi di un Maestro;
Gaia Potok, ex studentessa del Tartini che ha lavorato al catalogo, su Leggere Luigi Mauro: l’esperienza degli studenti e il docente di pedagogia musicale Mario Piatti spiegherà perché Con Luigi Mauro la parola si fa musica. Luigi Mauro, dopo la scoperta della pedagogia e didattica di Carl Orff e l’incontro a Salisburgo con il compositore e pedagogo bavarese, ha dedicato la sua vita all’insegnamento musicale secondo l’Orff-Schulwerk: quindi alla musicoterapia “attiva” di matrice orffiana e alla formazione degli insegnanti di musica nella scuola di base. I suoi eredi, nell’affidare alla Biblioteca del Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini i materiali prodotti e l’archivio Luigi Mauro, hanno scelto di condividere un’eredità che avrebbe rischiato di non partecipare al dibattito, attuale e sempre vivo, della pedagogia musicale.
Info e dettagli: Conservatorio Tartini conts.it
dal 5 aprile al 31 agosto
Surrealismo e Fantastico The infinite madness of dreams
Fino al 31 agosto presso il Centro Culturale Bafile di Caorle (nel Veneziano) la panoramica sulla nascita dell’ultima avanguardia storica, il Surrealismo, e sulla sua influenza nello sviluppo delle arti visive degli anni successivi. In mostra 60 opere, l’evento è curato da Matteo Vanzan di MV Arte
Tra gli artisti in mostra Salvador Dalì, Max Ernst, Leonor Fini, Maurice Henry, Max Herold, Wilfredo Lam, André Masson, Roberto Sebastian Matta, Joan Mirò, Graham Vivian Sutherland, Roland Topor e una stretta selezione di artisti italiani come Francesco Clemente, Fabrizio Clerici, Enzo Cucchi, Antonio Del Donno, Sante Monachesi, Colombotto Rosso, Luigi Zuccheri che permettono di tracciare una linea di congiunzione che, dal 1924, arriva fino ai giorni nostri con le opere di Giacomo Barboni, Gianni Mantovani, Naby ed Elena Prosdocimo.
La mostra, che si concluderà domenica 31 agosto, sarà aperta al pubblico tutti i giorni con i seguenti orari: dal 5 al 30 aprile: 10.00 – 13:00 e 14:00 – 17:00, dal 1 al 31 maggio: 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00, dal 1 giugno al 31 agosto: 10:00 – 13:00 e 19:00 – 22:00 con ultimo accesso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
INFORMAZIONI E CONTATTI
Dal 5 al 30 aprile: 10:00 – 13:00 e 14:00 – 17:00
Dal 1 al 31 maggio: 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00
Dal 1 giugno al 31 agosto: 10:00 – 13:00 e 19:00 – 22:00
La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura indicato
BIGLIETTI D’INGRESSO
Intero: 10,00 €
Ridotto: 5,00 € (over 65, insegnanti, gruppi di minimo 10 persone, studenti universitari)
Residenti: 6,00 €
Gratuito: under 18, portatori di handicap e loro accompagnatori, giornalisti con regolare tesserino MAGGIORI INFORMAZIONI SU:
WWW.CAORLE.EU
WWW.MVARTE.IT
4 e 5 aprile
ore 20:30
L’esercito dei matti, Caraboa Teatro
L’Esercito dei Matti racconta una storia dimenticata della Prima Guerra Mondiale: l’internamento nei manicomi dei soldati italiani tra il 1915 e il 1918.
Sul palco prende vita un concerto per voce e oggetti, un intreccio di suoni – eseguiti dal vivo – parole, immagini e linguaggi che si fondono per raccontare la follia della guerra.
La narrazione segue le vicende di un giovane soldato che, pur di non andare al fronte, si finge pazzo. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, viene comunque mandato in guerra, e da quel momento inizia la sua personale discesa nella follia. Ossessionato dai ricordi, rivive incessantemente le fasi dell’offensiva e le voci di chi, come lui, è stato internato in manicomio.
Gli oggetti prendono vita: bossoli, elmetti, maschere antigas e piccole sculture realizzate con materiali di recupero diventano i suoi compagni di trincea.
Lo spettacolo è un viaggio immersivo nell’orrore della guerra, che restituisce la disperazione di chi l’ha vissuta e lascia a noi un interrogativo sul futuro: la necessità di un cambiamento, oggi come allora, e il coraggio di pronunciare la parola Pace.
Per informazioni
Hangar Teatri, Trieste
Domenica 6 aprile 2025
9:00 – 12:00
BENVENUTI IN VAL ROSANDRA
Inauguriamo questa nuova stagione di escursioni in Val Rosandra con una escursione classica lungo il Sentiero dell’amicizia che ci porterà alla scoperta delle bellezze naturalistiche della valle.
Dal centro visite ci dirigeremo verso l’abitato di Bottazzo e ritorno, lungo il sentiero più iconico della Riserva naturale. Insieme scopriremo tante curiosità naturalistiche, storiche e culturali di un luogo che, pur essendo vicino alla città, mantiene una selvaticità senza uguali.
Al termine dell’escursione presso il centro visite ci sarà la presentazione del calendario degli eventi 2025
PUNTO DI RITROVO: ore 9:00 presso il Centro visite della Riserva, Bagnoli della Rosandra, 507.
DURATA: circa 3 ore.
EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO: abbigliamento comodo caldo e scarpe da trekking. Si consiglia di portare con sé una sufficiente scorta d’acqua ed un binocolo.
DIFFICOLTÀ: adatto a tutti.
La partecipazione è gratuita grazie al contributo del Comune di San Dorligo della Valle – Občina Dolina e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il numero di posti è limitato
Prenotazione obbligatoria all’indirizzo info@riservavalrosandra-glinscica.it.
dal 10 – 13 aprile
Intelligenza Musicale
alle ore 20:30
I Gemelli di Guidonia
Per Intelligenza Musicale si intende “la capacità di comporre musica, riconoscere, manipolare, riprodurre suoni, ritmi, melodie, modelli musicali”. Sembra impossibile che nella stessa arte possano convivere anche mouse e tastiera, eppure è così. La musica è un’arte aperta, vuole solo esplodere, non importa quale miccia verrà utilizzata e da quale generazione. Una liberazione per cui serve dedizione e…Intelligenza!
I Gemelli di Guidonia questa intelligenza ce l’hanno, questa miccia l’hanno accesa, attingendo come sempre dal passato e servendosi però del futuro per dare una rinnovata luce al loro repertorio, rivisitando come sempre i classici della musica italiana e internazionale e utilizzando le nuove tecnologie per creare anche sul momento canzoni scritte dal pubblico, per una completa interazione, mai provata prima. Uno spettacolo che quindi, oltre ad offrire i divertenti ed immancabili momenti del repertorio dei Gemelli di Guidonia, affronta con ironia le nuove dinamiche che siamo costretti ad affrontare, confrontandoci quotidianamente con le nuove tecnologie alle quali non possiamo più rinunciare.
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Teatro La Contrada, Trieste
11, 12, 13 aprile
Županova Micka / Micka, la figlia del sindaco
La prima commedia in lingua slovena (e anche il primo testo teatrale sloveno) fu scritta sulla base della commedia austriaca di Josef Richter Die Feldmühle-Il mulino di campagna. La storia della bella Micka, che
è fidanzata con Anže ma si fa sedurre dalle macchinazioni del barone Tulpenheim, rivivrà tra Carso e mare.
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Slovensko stalno gledališče / Teatro Stabile Sloveno , Trieste
17, 18, 22, 24, 26 e 27 aprile
Lucia di Lamermoor, regia di Daniel Oren
STAGIONE LIRICA E DI BALLETTO 2024-25
LUCIA DI LAMMERMOOR
Musica di Gaetano Donizetti
Dramma tragico in due parti e tre atti su libretto di Salvatore Cammarano dal dramma The Bride of Lammermoor di Sir Walter Scott
Ed. musicali: E. F. Kalmus & Co., New York
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Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Trieste
28, 29 e 30 aprile
ore 20:30
Dieci modi per morire felici
Il mondo è sì un palcoscenico sul quale recitiamo le nostre parti, ma è anche un grande gioco in cui sfidiamo il destino, mostriamo le nostre abilità, vinciamo, perdiamo, bariamo. E se potessimo ripartire dal via? Avere un’altra vita per giocare ancora il mondo?
Dieci modi per morire felici è uno spettacolo-gioco in cui dieci spettatori hanno la possibilità di sperimentare una nuova vita, dalla nascita alla morte, compiendo scelte che influenzano l’andamento dello spettacolo, con un solo obiettivo: morire felici. Come fare? Sopravvivere da soli o unirsi agli altri? Scommettere e forse perdere tutto o essere parsimoniosi? Rispettare la legge o abbandonarsi all’illegalità? Affidarsi al destino – impersonato dal resto del pubblico – o al calcolo? Assecondare i propri istinti o lottare contro di essi?
Una serata di teatro per vivere un’altra vita. Un bis di esistenza tra gioco e spettacolo per riflettere insieme sulle regole che ci fanno stare al mondo e sulle possibili attribuzioni di senso alla nostra vita.
Uno spettacolo divertente, diverso ogni replica e con numerosi margini di casualità, ma allo stesso tempo costruito a partire da una struttura ferrea che ha l’obiettivo di affrontare e indagare il complesso rapporto fra il tempo e la felicità.
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Teatro Miela , Trieste
domenica 27 Aprile
ore 11:00
I mille fili di Arianna, danza per le giovani generazioni
Il teatro è il nostro labirinto! Tra sedie e poltrone corre un filo colorato, una storia antica prende vita. Teseo, un giovane re avventuroso, cerca un mostro con le corna gialle e le zampe verdi. È il Minotauro che quando ha fame balla il tango. Ma a volte i mostri… non sono come sembrano.
Arianna, sua sorella, vive in un gomitolo di luce, sa fare a maglia e quando è innamorata intreccia mille fili colorati. Tra maglioni, cappelli e cappotti, Arianna e Teseo intessono il loro amore, lungo come un temporale d’estate.
Fascia d’età dai 8 anni
Come ulteriore momento di aggregazione, per conoscersi, incontrarsi e per sentirsi più a casa, verrà offerta la Mielamerenda a tutti i bambini presenti.
Per informazioni
Teatro Miela – Miela Bimbi, Trieste
dal 29 al 30 aprile
MAMMUT
Chi sono i Fratagnan? E cosa intendono proporre?
Sono giovani artisti diplomati alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi”, all’Accademia dei Filodrammatici di Milano e l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e si rivolgono un particolare tipo di pubblico… anzi forse di “non pubblico”! Intendono «fare teatro per i nerd, per i collezionisti di selfie, per i tubenauti solitari, per i seguaci del DioNetflix, per coloro che amano carnalmente il loro divano (…) per i gamers notturni, per chi conosce a memoria tutte le puntate dei Simpsons, per i fedeli al subwoofer, per chi fa pellegrinaggio ad Amsterdam e al LuccaComics, per quelli che sanno come è costruita una spada laser, ma non conoscono la differenza fra uno scenografo e uno sceneggiatore, insomma per tutti coloro che a teatro non ci vanno».
Spettacolo vincitore del bando THEATRICAL MASS 2024 di Campo Teatrale
Per informazioni
Teatro Rossetti, Trieste
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