Smaltire correttamente gli oli esausti è un elemento importantissimo nella gestione dei rifiuti domestici, ma spesso sottovalutato. E soprattutto non in tutti i comuni è presente una raccolta in questo senso. Da qualche tempo però in città questo processo è stato reso semplice grazie alla disponibilità di smaltire gli oli alimentari esausti nei Centri di Raccolta cittadini.
AcegasApsAmga ha predisposto diversi punti di raccolta in città, divisi per rione, dove è possibile buttare l’olio esausto, solo in contenitori di plastica. A Trieste, i principali Centri di Raccolta sono situati a San Giacomo, Roiano, Opicina e Campo Marzio. Questi centri offrono orari di apertura flessibili, permettendo ai cittadini di smaltire l’olio secondo le loro necessità. Ad esempio, il Centro di Raccolta San Giacomo è aperto dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 19:00, e la domenica dalle 9:00 alle 13:00. Altri centri, come quelli di Roiano e Opicina, seguono orari simili, mentre Campo Marzio è accessibile dalle 6:00 alle 16:00 dal lunedì al sabato. Trovate la lista completa a questo link.
Perché è importante smaltire correttamente gli oli esausti?
Smaltire correttamente gli oli alimentari esausti è un aspetto cruciale della gestione sostenibile dei rifiuti domestici, anche se spesso viene trascurato. Oli usati, come quelli per friggere, possono avere gravi ripercussioni ambientali se gettati negli scarichi o nei rifiuti comuni. Quando l’olio finisce nello scarico, può accumularsi nelle tubature, provocando ostruzioni che richiedono costosi interventi di manutenzione. Ma il problema non si ferma qui: una volta entrato nel sistema fognario, l’olio può compromettere il funzionamento degli impianti di depurazione. A contatto con l’acqua, l’olio forma una pellicola che impedisce l’ossigenazione, danneggiando così flora e fauna acquatica.
Se l’olio esausto viene invece smaltito tra i rifiuti solidi, può contaminare il suolo e le falde acquifere. Non essendo biodegradabile, l’olio può persistere nell’ambiente per anni, contribuendo all’inquinamento del terreno e delle acque.
Smaltire correttamente questi oli permette di recuperarli e trasformarli in risorse utili, come biodiesel—un combustibile ecologico che riduce le emissioni di CO2—o in prodotti come saponi e lubrificanti. Inoltre, un corretto smaltimento consente di recuperare energia: gli oli raccolti possono essere avviati a processi di cogenerazione, dove 1 kg di olio esausto può generare circa 3,6 kWh di energia biocompatibile. Questo processo riduce l’impatto ambientale e contribuisce alla sostenibilità energetica, evidenziando l’importanza di una gestione responsabile degli oli usati.
Giorgia Chiaro